17 Set 17/9 Pensioni: uscite «rapide» dal lavoro alternative a quota 100
Da i dati raccolti al 10 settembre dall’INPS sembra che batta in testa “quota 100”, la misura del governo gialloverde più incisiva in tema di pensioni. Sono oltre 341mila domande presentate, di cui ben 165mila riguardano i canali alternativi all’uscita con almeno 62 anni di età e 38 anni di contribuzione.
Secondo i tecnici del Mef, sono altre quattro le possibilità pensionistiche previste con agevolazioni e deroghe alla legge Fornero introdotte a inizio anno:
1- anticipi senza adeguamento automatico alla speranza di vita: quasi 124mila richieste, di cui oltre 55mila accolte e circa 50mila che risultavano giacenti al 10 settembre. L’utilizzo di questo canale di uscita è in crescita negli ultimi mesi.
2- opzione donna: reintrodotta per il 2019 per consentire le uscite alle lavoratrici in possesso di 35 anni di contribuzione e 58 anni d’età (59 anni se “autonome”). Una misura considerata “strategica” anche dal Governo Conte bis.
3- Ape sociale: l’anticipo pensionistico con 63 anni di età per determinate categorie di lavoratori in difficoltà che potrebbe rientrare negli interventi di restyling previdenziale del nuovo Governo.
4- percorso agevolato per i cosiddetti lavoratori precoci: 11.500 le richieste riscontrate dall’ultimo monitoraggio, in questo caso le scadenze entro le quali si può presentare domanda di pensionamento sono il 1° marzo e il 30 novembre.