15 Ago 20 anni di guerra americana in Afghanistan evaporati in pochi giorni
Dopo gli attentati dell’ 11 settembre 2001 George W. Bush dette il via alla guerra di “occupazione” o di “liberazione” – a secondo della narrativa adoperata – in Afghanistan che è durata 20 anni fino ad oggi.
L’ultimo presidente USA Joe Biden, infatti, preso atto dell’impossibilità di creare una normalizzazione nella vita sociale, e un clima pacifico e unitario nel paese ha deciso di ritirare le truppe di occupazione per insostenibilità dei costi militari.
Clamorosamente, almeno per la stampa internazionale che evidentemente soffre di disinformazione sul campo, lo sfaldamento del regime appoggiato dagli USA del presidente Ghani è avvenuto nel giro di pochi giorni.
I talebani, che già amministravano buona parte delle campagne, hanno rapidamente conquistato senza quasi colpo ferire le città una volta presidiate dalle truppe della NATO (Herat era in mani italiane,ndr), l’avanzata è diventata rapidissima e stamani sono già entrati nella capitale Kabul.
Per tutta la notte è stato un viavai di elicotteri militari che sgombravano le rappresentanze diplomatiche e Ghani sta trattando la resa. Il suo governo era un castello di carte e al primo refolo di vento è crollato.
Adesso ci si chiede se Joe Biden aveva un’idea della situazione sul campo o è rimasto vittima della sua stessa disinformazione.
Certo il partito dei suoi consiglieri che voleva irrisolvibile la gestione di un governo dell’Afghanistan tra talebani, signori della guerra locali, sistema tribale e corruzione dove tutti erano, alternativamente, alleati e/o nemici degli USA ha avuto ragione.
Non ci si deve dimenticare che vuoi per motivi etnici vuoi per motivi religiosi le truppe statunitensi non erano simpatiche nemmeno per i loro “alleati”.
Di fatto ci si avvia verso un chiarimento politico e identitario del paese, dove il conto lo pagheranno i cittadini inermi.
Si va verso un regime integralista dei talebani, e un regolamento di conti tra gli stessi afghani da cui emergerà una singola entità governativa con cui gli Stati Uniti potranno trattare e/o dichiarare una nuova guerra.
Nelle prossime settimane si valuterà l’impatto che l’esito della guerra ventennale avrà sull’economia mondiale e sui nuovi equilibri geopolitici. Intanto è stato stimato che all’Italia il coinvolgimento nel conflitto è costato una somma intorno i 9 miliardi di euro.