22 Ago 22/8 Raee, i rifiuti elettronici: come dobbiamo smaltirli?
Quante volte ci siamo chiesti per una lampadina, o uno smartphone rotto, una ciabatta o un phon: dove li buttiamo questi rifiuti speciali? Come per un frigorifero, una lavastoviglie o uno spazzolino elettrico; come un frullatore, una consolle da playstation o un condizionatore. E ancora biciclette elettriche, porte usb, televisori e monitor.
L’obbligo di raccogliere in modo differenziato e riciclare è entrato in vigore nel lontano 2003 con una direttiva dell’Unione Europea, recepita e resa operativa in Italia nel 2008. Sono passati più di dieci anni, ma ancora non tutti sanno come comportarsi.
Quelli che abbiamo elencato sono i Raee. Si tratta dei cosiddetti rifiuti elettronici, oggetti che per il loro funzionamento hanno bisogno dell’elettricità o di un campo elettromagnetico e che una volta che smettono di funzionare devono essere smaltiti nel modo giusto. E che non vanno mischiati ad altri rifiuti.
Come e dove smaltirli.
Il modo migliore per gestire i rifiuti elettronici è sempre quello di tenerli da parte per poi consegnarli direttamente nei centri ecologici del proprio comune di residenza, dove possiamo conferirli direttamente negli appositi contenitori prima del loro trattamento e successivo riciclo.
Un altro modo per gestirli correttamente è portarli nei negozi elettronici, o nei supermercati così che si occupino direttamente loro del successivo trattamento. Nel caso di elettrodomestici, ad esempio, la legge prevede che si possa dare indietro quello non più funzionante dopo l’acquisto di quello nuovo direttamente nel punto vendita, oppure nel caso di Raee di piccole dimensioni, come un rasoio elettrico o una lampadina, si possono riconsegnare al negozio anche senza nessun obbligo di acquisto.