23 Apr 23/4 La stretta di Trump sul petrolio iraniano colpisce i consumi agroalimentari italiani
Gli Stati Uniti hanno comunicato la volontà di non rinnovare, alla scadenza dell’inizio di maggio, le esenzioni per l’import di petrolio iraniano concesse ad otto Paesi, tra cui l’Italia. Prezzi del petrolio in rialzo questa mattina: sui mercati asiatici, il Wti sale dello 0,56%, a 65,92 dollari al barile, mentre il Brent guadagna lo 0,47%, a 74,39 dollari al barile.
Le autorità italiane hanno spiegato che già nei mesi scorsi le importazioni dall’Iran avevano subito uno stop progressivo, tanto che al momento attuale l’import avrebbe valore zero. Per Goldman Sachs, l’impennata dei prezzi dovrebbe essere breve e non superare la soglia degli 80 euro.
Tuttavia, in Italia l’85% dei trasporti commerciali avviene per strada. Un aumento dei prezzi dei carburanti ha un effetto valanga sulla spesa. E’ stato calcolato grazie ai dati Ismea che per l’intero sistema agroalimentare i costi della logistica arrivano ad incidere dal 30 al 35% sul totale dei costi per frutta e verdura. Una incidenza notevole che inciderà sui consumi e sul portafoglio degli italiani.