03 Mag 3/5 Corte Ue: storica sentenza a favore del Made in Italy alimentare
L’uso di segni figurativi, anche paesaggistici, che fanno riferimento all’origine di un prodotto alimentare Dop costituiscono un’illegale evocazione del marchio. Ma per renderlo ufficiale c’è voluta una sentenza della Corte dell’Unione Europea sulla tutela dei prodotti a Denominazione d’Origine.
Si tratta di un precedente storico in materia di tutela del made in Italy sugli scaffali e sui banchi alimentari italiani e di tutto il mondo. E se pensiamo che secondo i dati dell’Osservatorio Immagino, un prodotto su quattro in vendita nei supermercati italiani è ammiccante, replicante, tendenzioso nel richiamare una presunta “vicinanza” all’italianità pur avendo poco o nulla di italiano, la portata della sentenza è davvero enorme. Perché si è trattato fino ad oggi di essersi presi beffa sia degli agricoltori italiani che dei consumatori, nel bel Paese come all’estero, dove i prodotti taroccati con una presenza di colori, disegni, motivi, nomi che ricordano l’Italia sono una lista infinita. D’altra parte, con 822 prodotti a denominazione di origine Dop e Igp, il riconoscimento di qualità di produzione rende il comparto agroalimentare italiano il punto di riferimento mondiale.
Purtroppo chi deve vigilare sulla protezione dei marchi italiani può godere solo di luce riflessa. Il caso che ha portato alla sentenza infatti, è stato sollevato da un ricorso spagnolo presentato dai produttori del Queso Manchego Dop contro una società iberica che commercializza formaggi non Dop con etichette che raffigurano un cavaliere somigliante a Don Chisciotte della Mancia su un cavallo magro e paesaggi con mulini a vento e pecore, molto simile al marchio della Fundación Consejo Regulador de la Denominación de Origen Protegida Queso Manchego, incaricata della gestione e della protezione della Dop in questione.