08 Giu 8/6 Giornata mondiale degli Oceani 2020
Nell’ambito della Giornata Mondiale degli Oceani il WWF ha lanciato un appello ai 22 paesi dell’Unione Europea per “Lavorare insieme a ‘un’economia blu’ per il Mediterraneo in grado di generare un valore di circa 400 miliardi di euro l’anno, l’equivalente di oltre la metà del Fondo per la Ripresa proposto dall’Ue”.
Secondo il Wwf il valore economico di tutti gli oceani, calcolato tenendo conto della loro produzione diretta (pesca marina, barriere coralline, alghe e mangrovie) e degli eventuali impatti indiretti che producono (commercio, trasporti e altre attività), è di oltre 24 trilioni di dollari; ma si tratta di una economia a rischio, che necessita di un piano per la ripresa.
“Nel Mediterraneo – sottolinea il Wwf – i servizi ecosistemici sono a forte rischio: il 33% degli habitat marini italiani di interesse comunitario, tra cui praterie di posidonia, foreste di macroalghe e coralligene, presentano uno stato di conservazione inadeguato”. Questo, spiegano gli esperti dell’associazione ambientalista “a causa delle elevate pressioni cui sono soggetti mari e coste italiani”.
Nel 2015 l’Italia era al terzo posto in Europa per volume di traffico merci via mare e al primo per numero di passeggeri, la prima destinazione crocieristica d’Europa, con 700 porti, una flotta di pesca tra le più grandi in Europa e un settore di acquacoltura in fortissima espansione.
Le minacce allo stato di salute degli oceani – secondo Sandro Carniel, oceanografo dell’Istituto di Scienze Polari del CNR (Venezia), attualmente Direttore della Divisione di Ricerca del centro NATO Cmre a La Spezia – sono essenzialmente due: “Le prime sono poste dal riscaldamento globale, le seconde legate all’azione diretta dell’uomo con l’introduzione di sostanze nocive o l’eccessivo utilizzo di risorse: e quindi inquinamento, dispersione di plastiche, pesca eccessiva. La prima è una malattia cronica, la seconda acuta. Questo significa che per curare la prima servono molti decenni, almeno 4 o 5, mentra la seconda può essere affrontata in molto meno tempo, volendo. E prima si agisce, meglio è”.