09 Apr 9/4 – Italia, crollano i prezzi dei suini
Nel mese di marzo, si è assistito ad un ulteriore peggioramento della reddittività degli allevatori italiani che è scesa a livelli che non si riscontravano addirittura da ottobre del 2013. La variazione congiunturale è stata del -6,2%, mentre quella tendenziale del -24,0%.
Al contrario di quanto avvenuto per gli allevatori, i macellatori hanno toccato, in marzo, la reddittività più elevata di sempre con uno scostamento, rispetto a febbraio, del +6,4%. Positiva
anche la variazione tendenziale: +12,7%.
Nell’ultimo mese la reddittività dei produttori di prosciutti è diminuita sia in termini congiunturali che tendenziali; tale andamento ha interessato sia le produzioni destinate al circuito delle DOP che quelle non tipiche.
In marzo il differenziale di reddittività tra i produttori di prosciutti per il circuito DOP e quello tradizionale è tornato ad essere a favore di quest’ultimi.
Per quanto riguarda i prezzi, in marzo vi è stato un ulteriore calo delle quotazioni degli animali da macello, mentre sono continuati a crescere quelli dei suini da allevamento di 30 kg. Andamento al ribasso anche per i principali tagli di carne suina fresca ad eccezione dei lombi e del lardo. Continua il periodo negativo dei prosciutti stagionati.
Nel periodo gennaio – dicembre 2018 il commercio estero dell’Italia di suini, carni suine, grassi di maiale e salumi ha complessivamente realizzato un saldo finale negativo e pari a -427,0 milioni di euro, dato, però, in miglioramento di ben 167,3 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tale risultato è stato determinato da un calo dei valori esportati a cui si è accompagnata
una flessione decisamente superiore delle importazioni nazionali del comparto.
Fonte: Crefis