21 Mar Ora legale 2023, ancora una volta lancette avanti
Anche se da qualche anno si discute di una sua abilizione, anche per il 2023 non si cambia. O meglio si continua a cambiare orario. Sta per tornare l’ora legale in Italia, con le lancette dell’orologio che dovranno essere spostate in avanti di un’ora nella notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo.
Si dormirà quindi un’ora in meno, ma avremo un’ora di luce naturale in più per altri 7 mesi, esattamente fino a domenica 29 ottobre quando torneremo nuovamente all’ora solare. Smartphone, pc e tablet si aggiorneranno automaticamente, tutti noi invece dovremo fare attenzione nel ricordare di spostare manualmente le lancette dei nostri dispositivi analogici.
Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), promotrice assieme a Consumerismo No Profit di una petizione online per mantenerla tutto l’anno, ha stimato che l’adozione dell’ora legale permanente produrrebbe nel nostro Paese – sulla base delle attuali tariffe elettriche – importanti risparmi diretti in bolletta per 382 milioni di euro, grazie a minori consumi di energia per circa 720 milioni di kwh.
Dal 2004 al 2022 il minor consumo di energia elettrica per l’Italia dovuto all’ora legale è stato calcolato complessivamente in circa 10,9 miliardi di kWh e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di circa 2 miliardi di euro si stima.
“A tutto questo – è il commento del presidente della società Alessandro Miani – si aggiungerebbe un massiccio taglio alle emissioni climalteranti pari a 200.000 tonnellate di CO2 in meno, equivalenti a quella assorbita piantando dai 2 ai 6 milioni di nuovi alberi, con benefici per la salute umana e planetaria. L’abbandono del doppio cambio orario annuale farebbe inoltre cessare anche i piccoli disturbi di alterazione del ritmo circadiano che oggi sperimentiamo nel passaggio da ora solare a ora legale e viceversa, con effetti benefici sulla salute dei cittadini.”