04 Gen Inps Assegno Unico: le domande per i figli a carico valide anche per anni successivi
Le richieste già inoltrate per l’Assegno Unico e Universale a favore dei figli a carico mantengono la validità anche per gli anni successivi, a condizione che non siano decadute, revocate, rinunciate o respinte. L’Inps ha sottolineato che gli utenti devono comunque comunicare eventuali cambiamenti, come la nascita di un nuovo figlio, apportando le necessarie modifiche alla domanda. Pertanto, non è richiesto presentare una nuova richiesta di assegno unico universale per il 2024, a meno che la domanda precedentemente trasmessa non abbia subito alcuna delle suddette condizioni.
Per determinare l’importo dell’assegno, è invece necessario presentare una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per il 2024. In assenza dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), l’importo sarà calcolato a partire da marzo 2024, utilizzando gli importi minimi stabiliti dalla normativa. Nel caso in cui la DSU venga presentata entro il 30 giugno 2024, gli importi già erogati saranno adeguati retroattivamente da marzo, con il pagamento degli arretrati. Si ricorda che il servizio di ISEE precompilato è disponibile sul sito dell’Inps per facilitare la presentazione della DSU.
Per quanto concerne le rate dell’assegno unico universale, in assenza di modifiche, i pagamenti sono programmati nelle seguenti date nel periodo da gennaio a giugno: 17, 18, 19 gennaio; 16, 19, 20 febbraio; 18, 19, 20 marzo; 17, 18, 19 aprile; 15, 16, 17 maggio; 17, 18, 19 giugno. La prima rata viene di solito erogata nell’ultima settimana del mese successivo alla presentazione della domanda, con l’accredito dell’importo delle rate spettanti in caso di conguaglio, sia a credito che a debito.