11 Apr 11/4 Brexit: concesso rinvio al 31 ottobre alla Gran Bretagna
Una lunga notte per allineare le differnti opinioni politiche sulla necessità di accordare alla Gran Bretagna il secondo rinvio richiesto (dopo quello dal 29 marzo al 12 aprile). Anzi, di più e meglio: per favorire una uscita concordata la scadenza è stata prorogata al 31 ottobre prossimo, con alcuni paletti sulla partecipazione al voto per il nuovo Parlamento europeo – se non sarà stata realizzata l’uscita prima – e la non interferenza nelle decisioni politiche della Ue da parte inglese nel periodo.
Così il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk: “Ciò significa sei mesi in più per trovare la migliore soluzione possibile”. In questo periodo “il Regno Unito può ratificare l’intesa di divorzio, in quel caso il rinvio verrebbe annullato” oppure “revocare del tutto la decisione di lasciare l’Unione europea”.
La premier May ha ribadito che il suo obiettivo rimane comunque di far approvare l’accordo di recesso entro il 22 maggio, ossia prima delle prossime elezioni europee del 23-26 maggio, così da evitare ogni discussione. Ma rimane chiaro a tutti – come scritto nel documento finale dei 27 di ieri – che nel caso il Regno Unito decida all’improvviso di non organizzare le prossime elezioni europee, il paese uscirà ipso facto dall’Unione il 1 giugno.