Tax free shopping, un successo la nuova soglia a 70 euro

Tax free shopping, un successo la nuova soglia a 70 euro

Nella legge di bilancio 2024 era stata introdotta una norma, poi entrata in vigore il 1° febbraio 2024, che con lo scopo di attrarre i flussi turistici internazionali e incentivare i consumi dei cittadini non europei sul territorio nazionale, riduceva il limite di spesa oltre il quale scattava il beneficio, che finora era fissato a 154,90 euro, a soli 70,00 euro.

Secondo le stime del Ministero del Turismo, la misura avrebbe dovuto generare un flusso addizionale di 119 milioni di euro l’anno per lo casse dello Stato grazie anche all’effetto moltiplicatore generato da un aumento di domanda turistica e conseguente incremento dei consumi e di investimenti nel settore. Come sta andando dopo i primi quattro mesi?

Secondo i primi dati forniti da Global Blue, principale operatore di tax free in Europa, le transazioni tra i 70,00 e i 155,00 euro sono aumentate del 42%. Il target di riferimento dei consumatori per questo tipo di acquisti si è ampliato, includendo anche quei turisti con una ridotta capacità di spesa, ma comunque disposti a comprare grazie a questo incentivo.

Nei quattro mesi analizzati, lo scrive Il Sole 24 Ore in una anticipazione del report di Global Blue, l’Italia ha recuperato e superato i livelli 2019 sia in termini di transazioni (+113%) sia di spesa (+137%) con uno scontrino medio di 1.010 euro, in salita del 22% rispetto al 2019 (dato, quest’ultimo, che incorpora sicuramente l’aumento dei prezzi al dettaglio).

Rispetto al 2019, l’ultimo anno pre-pandemia, la geografia del bacino d’utenza è cambiata radicalmente. Grazie a questo incentivo, il report evidenzia come la scomparsa di russi e cinesi, che rappresentavano il 35% della spesa globale nel tax free shopping, sia stata compensata dall’ingresso di nuovi consumatori. Tra questi, i principali sono gli svizzeri (con una quota del 21% degli acquisti totali), seguiti da turchi e sudamericani. Gli Stati Uniti restano invece il principale bacino di riferimento per quanto riguarda i top spender.

Anche le preferenze sui prodotti merceologici sono cambiate. Dietro la categoria dell’abbigliamento e degli accessori, che rimane la più popolare, si trovano articoli sportivi, prodotti di bellezza e prodotti della grande distribuzione.

Infine, per quanto riguarda le città dove il tax free shopping è maggiormente cresciuto, il 75% della spesa sopra i 155 euro si è concentrata in quattro città: Milano, Firenze, Venezia e Roma. Nel range di spesa tra 70 e 155 euro, accanto alle grandi città di riferimento, si distinguono centri minori come Catania e San Gimignano (+59%); Napoli, Assisi e Verona (+57%); Amalfi (+53%) e Bologna (+45%).