01 Ago CREA – L’andamento dell’industria alimentare e delle bevande in Italia
Online lo studio “L’industria alimentare e delle bevande in Italia: struttura e andamento a livello regionale e nazionale”. Per il secondo anno consecutivo, il CREA – Politiche e Bioeconomia approfondisce gli elementi conoscitivi legati ad uno dei comparti produttivi più rilevanti del sistema manifatturiero italiano: l’industria alimentare e delle bevande.
Un settore che rappresenta non solo lo stadio della filiera con cui si interconnette in modo immediato la fase agricola, ma anche un simbolo della cultura e della tradizione italiana riconosciuta nel mondo, una componente essenziale del Made in Italy. Si tratta di quasi 70.000 imprese che producono il 10% del valore aggiunto e il 12% dell’occupazione dell’intero settore manifatturiero nazionale.
I prodotti di questa industria ricoprono un ruolo di assoluto rilievo anche negli scambi agroalimentari dell’Italia con i mercati esteri, con un peso che supera l’85% nel caso delle esportazioni, quota che sale all’88% se si considera il solo gruppo di prodotti che appartengono in senso stretto al cosiddetto Made in Italy. I primi cinque prodotti esportati dall’Italia provengono dalla trasformazione nell’industria alimentare e delle bevande. Questa industria ha, pertanto, contribuito al pressoché continuo processo di miglioramento delle vendite sui mercati esteri dei prodotti agroalimentari nazionali, che ha portato a registrare valori record negli ultimi anni.
L’Italia è anche uno dei paesi leader dell’UE-27 per fatturato, imprese, occupati e valore aggiunto dell’industria alimentare e delle bevande. Tuttavia, nell’attuale contesto di incertezza geopolitica a livello globale, il settore si trova oggi ad affrontare diverse sfide che vanno dalla necessità di mantenere la competitività sui mercati internazionali a quella di rispondere alle crescenti preoccupazioni dei consumatori riguardo alla sostenibilità e alla salute degli alimenti, senza tralasciare la necessità di innovare continuamente per soddisfare le nuove tendenze del mercato. Benché il presente contributo non abbia l’ambizione di indagare questi aspetti, il Rapporto si prefigge di fornire un contributo conoscitivo di base, soprattutto in termini di quadro strutturale e andamenti congiunturali dei diversi comparti, che acquista maggiore rilevanza proprio alla luce di tali sfide.
Una parte rilevante del volume è dedicata all’analisi regionale dell’industria alimentare e delle bevande, data la forte differenziazione del suo ruolo e del grado di specializzazione a livello territoriale. Dall’approfondimento emerge la forte concentrazione delle imprese dell’industria alimentare e delle bevande in sole cinque regioni con il Nord che detiene il 70% del fatturato, oltre a mostrare il tasso di natalità più alto. Il Rapporto evidenzia altresì come le dinamiche dell’industria alimentare e delle
bevande si riflettano sulle economie regionali non solo nell’ambito dell’agroalimentare ma dell’intero settore manifatturiero.