09 Gen Bonus disagio fisico 2025: chi ne ha diritto e come richiederlo?
E’ stata firmata la convenzione tra l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) e l’Associazione dei Comuni (Anci) per confermare nuovamente il bonus elettrico per disagio fisico anche per il triennio 2025-2028. E’ l’aiuto economico previsto per coloro che, affetti da disabilità, si trovino ad utilizzare apparecchiature elettromedicali energivore dalle quali dipendano la propria sopravvivenza.
I cittadini più svantaggiati, che vivono in uno stato di disagio fisico e hanno necessità – per la propria sopravvivenza – di apparecchiature elettromedicali, hanno diritto a un bonus per compensare la propria situazione. Il bonus non è soggetto alla presentazione dell’Isee perché è slegato dalla situazione reddituale, come invece nel caso del bonus per il contrasto alla povertà energetica. E verrà erogato dietro presentazione di una domanda.
Nel 2024 l’importo del sostegno andava da circa 139 a 450 euro l’anno, in base alla potenza del macchinario elettromedicale. Cifre che saranno mediamente confermate anche nel prossimo triennio. Per garantire l’effettiva operatività della Convenzione firmata Arera si occuperà dell’architettura amministrativa e regolamentare, mentre l’Anci, attraverso i Comuni, sarà l’interfaccia sul territorio e quindi con i cittadini. È previsto anche un comitato di monitoraggio formato da due membri di Arera (di cui uno con funzione di presidente) e due dell’Anci, che verificherà la correttezza dell’applicazione del bonus per tutto il triennio. Lo schema di convenzione necessario per far partire la macchina è stato pubblicato sul sito di Arera.
Come fare la richiesta del bonus disagio fisico.
L’accesso al bonus elettrico per disagio fisico non è automatico: le persone devono farne richiesta presso i Comuni, e possono anche essere delegate persone terze (link per il relativo modulo). La domanda va presentata presso il Comune di residenza del titolare della fornitura elettrica (anche se diverso dal beneficiario finale), utilizzando gli appositi moduli (link per scaricare il modulo di Arera) o presso un altro ente designato dal Comune (CAF, Comunità montane). Il richiedente deve avere un certificato dell’Asl (link facsimile da compilare) che accerti quanto segue:
- la situazione di grave condizione di salute;
- la necessità di utilizzare le apparecchiature elettromedicali per supporto vitale;
- il tipo di apparecchiatura utilizzata e le ore di utilizzo giornaliero;
- l’indirizzo presso il quale l’apparecchiatura è installata;
- il documento di identità e il certificato fiscale;
- il modulo B compilato (è possibile scaricare il facsimile in fondo all’articolo).
E’ necessario avere a disposizione alcune informazioni reperibili in bolletta o nel contratto di fornitura, come il codice POD (identificativo del punto di consegna dell’energia), composto da lettere e numeri, che inizia con IT e identifica in modo certo il punto fisico in cui l’energia viene consegnata dal fornitore e prelevata dal cliente finale. Il codice non cambia anche se si cambia fornitore. Va anche indicata la potenza impegnata o disponibile della fornitura.