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19 Feb La UE cambia l’obiettivo sulla PAC: più sostegno mirato al reddito che green
La Commissione europea ha presentato la nuova Visione per l’Agricoltura e l’Alimentazione, focalizzandosi su semplificazione, digitalizzazione e innovazione, senza menzionare la strategia Farm to Fork. La Visione mira a rendere il settore agroalimentare dell’Ue attraente, competitivo, resiliente e orientato al futuro.
La Visione si basa su principi fondamentali: sicurezza e sovranità alimentare sono strategiche per l’Ue e non negoziabili. Ha suscitato reazioni positive, come quella del ministro Francesco Lollobrigida, che la considera un cambiamento radicale rispetto alle strategie degli ultimi cinque anni.
La Commissione ha delineato quattro aree prioritarie:
- Attrattiva: Garantire che gli agricoltori non debbano vendere sotto costo.
- Competitività e resilienza: Valutare l’impatto di norme più coerenti su pesticidi e benessere animale.
- Adeguatezza alle esigenze future: Considerare attentamente nuovi divieti di pesticidi e accelerare l’accesso ai biopesticidi.
- Condizioni di vita e di lavoro eque: Presentare un piano d’azione rurale per mantenere dinamiche le zone rurali e avviare un dialogo alimentare annuale con consumatori, agricoltori, industria e autorità pubbliche.
Queste misure intendono migliorare la competitività del settore agroalimentare e garantire un ambiente sostenibile per le future generazioni di agricoltori.
La Politica Agricola Comune (PAC)
La Politica agricola comune (Pac) “rimane essenziale per sostenere il reddito degli agricoltori” e “i pagamenti diretti della Pac svolgono ancora un ruolo cruciale nel sostenere e stabilizzare il reddito agricolo a livello di azienda agricola, rappresentando in media il 23% del reddito agricolo nel 2020”, si legge nella Visione.
Guardando al futuro, la Commissione europea proporrà nel secondo trimestre del 2025 un pacchetto di semplificazione della Pac per ridurre la burocrazia e supportare le piccole e medie aziende agricole, rafforzando la competitività. La futura Pac, post-2027, si concentrerà sul sostegno agli agricoltori che si impegnano attivamente nella produzione alimentare e nella salvaguardia dell’ambiente. Si prenderanno in considerazione strumenti semplificati di sostegno al reddito per piccoli e medi agricoltori e l’uso di misure come degressività e capping, oltre ai pagamenti per i servizi ecosistemici e strumenti di gestione delle crisi.
Le opinioni sul documento sono varie. Raffaele Fitto sottolinea un approccio bilanciato tra esigenze ambientali e agricoltori. Carlo Fidanza vede la Visione come una ventata di aria fresca, mentre Camilla Laureti è preoccupata per il passo indietro nella lotta al cambiamento climatico. Cristina Guarda critica il testo per le numerose promesse e la mancanza di sostegno al reddito parametrato al numero di posti di lavoro. Greenpeace e foodwatch international esprimono preoccupazioni per le minacce ambientali e la mancanza di misure nutrizionali chiare.