
16 Mar Omi, nel quarto trimestre del 2024 ancora in crescita il mercato fondiario
Con oltre 41.000 ettari di terreno scambiati emerge un tasso tendenziale in salita dell’1,2 per cento. Il focus sulla destinazione d’uso mostra un rialzo più marcato per le aree edificabili.
Sono consultabili, nella sezione del sito dell’Agenzia delle entrate dedicata all’Osservatorio del mercato immobiliare, le statistiche trimestrali del mercato dei terreni relative al periodo ottobre-dicembre 2024.
Nel quarto trimestre 2024 la tendenza degli scambi nel mercato fondiario è ancora in leggero rialzo, seguendo la tendenza positiva rilevata a partire dalla fine del 2023. Con oltre 41.000 ettari di terreno scambiati, il mercato registra un tasso tendenziale di crescita dell’1,2%, circa 500 ettari in più dell’omologo trimestre del 2023.
È al Sud che troviamo la quota maggiore di ettari scambiati, con oltre il 26% del totale (oltre 10.000 ettari); il 22% si concentra nelle Isole mentre nelle altre aree la quota si assesta tra il 15% del Centro e il 19% circa del Nord Est.
La crescita, tuttavia, non è distribuita uniformemente nel territorio, ma risulta concentrata nelle due isole maggiori, dove il rialzo è del 9,1%, mentre nelle restanti aree il dato tendenziale mostra un leggero calo; in particolare, nelle aree del Nord la flessione raggiunge l’1,2%, mentre al Sud e al Centro è dello 0,5 per cento.
Analizzando il dato delle superfici scambiate, con riferimento alla destinazione d’uso emerge per le aree edificabili, che rappresentano circa il 4% del mercato, una tendenza al rialzo più accentuata rispetto alla variazione delle superfici riferite ai terreni agricoli, in crescita, a livello nazionale del 2,3 per cento. Le superfici scambiate nel trimestre di terreni edificabili aumentano, rispetto al IV trimestre 2023, soprattutto nelle Isole (+25,7%), al Centro (+14,9) e al Nord Ovest (+3,7), mentre calano leggermente al Nord Est (-9,9%) e al Sud (-6,7%).
Per i terreni edificabili il peso delle superfici scambiate per area evidenzia nel trimestre in esame una prevalenza del Sud, che singolarmente rappresenta oltre il 26% del mercato nazionale mentre la quota di superfici compravendute relativa alle due aree del Nord si mantiene oltre il 40 per cento. Va rilevato come l’andamento del settore terreni dipenda soprattutto dall’andamento del segmento dei terreni agricoli, che rappresentano circa il 94% della superficie compravenduta.
Per i terreni agricoli, nel quarto trimestre del 2024 l’aumento delle superfici scambiate, +1,2% tendenziale, registra circa 9 punti in meno rispetto alla variazione tendenziale del trimestre scorso. A pesare sulla crescita nazionale sono soprattutto i risultati dell’area delle Isole, che mostrano un aumento delle superfici di terreni agricoli scambiati che supera il 9,6%; decrescono, invece, ma a ritmi molto contenuti, gli scambi nelle altre aree geografiche.
Distinguendo la natura giuridica dei soggetti acquirenti, tra persone fisiche e persone non fisiche, l’analisi conferma una netta prevalenza di persone fisiche nelle compravendite delle aree agricole, che rappresentano il 72% circa, quota che diventa ancora più elevata al Sud (79%); si assiste a una situazione opposta nelle compravendite di terreni edificabili, dove gli acquirenti sono rappresentati per il 71% circa da persone non fisiche, percentuale che arriva al 77% nelle aree del Nord e del Centro.
Il dato sulle superfici medie per singolo atto evidenzia come la differenza tra gli acquisti da parte di persone non fisiche e di persone fisiche risulti particolarmente accentuata nel caso dei terreni edificabili con i primi che mediamente acquistano terreni con dimensioni quasi quadruple, 0,46 ha/atto, rispetto ai secondi, 0,12 ha/atto.
fonte: fiscooggi.it