14 Mar Cambiamenti climatici: nel 2100 l’estate potrebbe durare fino a sei mesi
Uno studio pubblicato su Geophysical Research Letters, condotto dai ricercatori del Key Laboratory for Semi‐Arid Climate Change dell’Università di Lanzhou, in Cina, che hanno collaborato con il Physical Oceanography Laboratory/Institute for Advanced Ocean Study, indica che intorno al 2100 l’estate potrebbe durare sei mesi.
Il principale autore dello studio, Yuping Guan, afferma: “Scopriamo che l’estate nelle medie latitudini dell’emisfero settentrionale si è allungata, mentre l’inverno si è accorciato, a causa dei cambiamenti nei loro inizio e fine, accompagnati da primavera e autunno più brevi.
Tali cambiamenti nelle lunghezze e negli esordi possono essere attribuiti principalmente all’effetto serra. Anche se l’attuale tasso di riscaldamento non dovesse accelerare, i cambiamenti nelle stagioni saranno ancora esacerbati in futuro.
Secondo lo scenario “business as‐usual”, si prevede che l’estate durerà quasi sei mesi, ma l’inverno sarà inferiore a due mesi entro il 2100. Il cambiamento dell’orologio stagionale significa stagioni agricole disturbate e ritmo delle attività delle specie, ondate di calore più frequenti, tempeste e incendi, pari a maggiori rischi per l’umanità”.
La ricerca ha verificato che nel periodo 1952-2011, la durata dell’estate è aumentata da 78 a 95 giorni. Le variazioni osservate per le altre stagioni dell’anno vedono la diminuizione progressiva: per primavera, autunno e inverno si passa rispettivamente da 124 a 115, da 87 a 82 e da 76 a 73 giorni.
fonte: Geophysical Research Letters