Decreto Sostegno in arrivo con nuovi aiuti per imprese e famiglie

Decreto Sostegno in arrivo con nuovi aiuti per imprese e famiglie

Rinviato di una settimana, come anticipato qui, il decreto Sostegno, il Governo si prepara ad approvarlo in questi giorni. Tra le varie misure, dalle bozze che circolano, si prevedono ristori per aziende, partite IVA e professionisti, estensione della Cig Covid e congedi per i genitori.

Il Governo sta studiando un ulteriore scostamento di bilancio che porterebbe da 32 a oltre 40 miliardi di euro l’ammontare delle risorse disponibili per il decreto Sostegno (ex-decreto Ristori 5). L’obiettivo è finanziare nuovi aiuti per sostenere imprese e famiglie, alla luce delle restrizioni anti-contagio in vigore fino a Pasqua.

Nel dl Sostegno nuovi aiuti per imprese, partite IVA e famiglie

In base alle prime anticipazioni, il decreto Sostegno darà continuità agli aiuti previsti dai precedenti dl Ristori, con alcune novità, soprattutto per i professionisti.

Per i contributi a fondo perduto il budget messo in campo dovrebbe ammontare a 10-12 miliardi di euro, da destinare a tutti i soggetti che svolgono attività d’impresa, arte o professione titolari di partita IVA residenti o stabiliti nel territorio dello Stato.

Si amplierebbe così la platea dei beneficiari, eliminando i codici Ateco e includendo anche i professionisti iscritti agli ordini. Inoltre, per accedere ai contributi a fondo perduto, non dovrebbe esserci più distinzione tra zone (gialla, arancione e rossa).

Il contributo spetterebbe ai soggetti con ricavi e compensi non superiori a 5 milioni di euro nel 2019, che nel bimestre gennaio/febbraio 2021 hanno registrato un ammontare del fatturato e dei corrispettivi inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi dell’analogo periodo del 2019. Ai soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1° gennaio 2019, invece, il contributo spetterebbe anche in assenza del predetto requisito.

L’importo del contributo dovrebbe essere determinato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del bimestre gennaio/febbraio 2021 e l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del bimestre gennaio/febbraio 2019, pari al:

  • 30% per i soggetti con ricavi o compensi fino a 100mila euro nel 2019,
  • 20%, per i soggetti con ricavi o compensi non superiori a 400mila euro nel 2019;
  • 15%, per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 400mila euro e fino a 1 milione di euro nel 2019;
  • 10%, per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 1milione di euro nel 2019.

L’importo del contributo molto probabilmente non potrà superare i 150mila euro e potrebbe essere riconosciuto, comunque, per un importo non inferiore a mille euro per le persone fisiche e a 2mila euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.

A scelta del contribuente, il contributo potrebbe essere erogato come contributo diretto, oppure riconosciuto sotto forma di credito d’imposta utilizzabile in compensazione tramite modello F24.

Per richiedere i contributi molto probabilmente servirà un’autocertificazione da inviare all’Agenzia delle Entrate. Il governo punterebbe, poi, ad erogare gli indennizzi il prima possibile – entro il 30 aprile – ricorrendo anche ad una nuova piattaforma, gestita da Sogei.

Per aiutare le aziende in crisi, invece, potrebbe esserci un fondo da 300 milioni, a cui stanno lavorando MISE e MEF. Lo strumento servirebbe a rimettere in piedi quelle imprese con fatturato superiore a 50 milioni che non erano in difficoltà prima della pandemia.

Per gli operatori del turismo montano, che hanno visto posticipare l’apertura degli impianti sciistici da metà febbraio a marzo, dovrebbero esserci indennizzi per 600 milioni di euro.

Il nuovo provvedimento, poi, dovrebbe rifinanziare la cassa integrazione per l’emergenza Covid-19 almeno fino al 30 giugno, con procedure più semplici per richiederla, e prorogare il blocco dei licenziamenti sempre fino alla fine di giugno.

Il dl Sostegno dovrebbe anche finanziare con 5 miliardi di euro un pacchetto di misure per la produzione, l’acquisto, la distribuzione e la somministrazione dei vaccini contro il coronavirus. Attese anche anticipazioni sul Polo nazionale pubblico-privato per la produzione dei vaccini, a cui il MISE sta lavorando.

Per far ripartire in maniera graduale l’attività di riscossione, invece, il provvedimento dovrebbe prevedere nuove proroghe e tempi più lunghi per le notifiche. Nel dettaglio dovrebbe essere prorogata fino al 30 aprile 2021 la sospensione di dei versamenti per cartelle e avvisi; spunta anche l’ipotesi dello stralcio di tutte le cartelle ricevute tra il 2000 e il 2015.

Intanto, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato – con comunicato del 13 marzo 2021 – che nel decreto Sostegni verrà prevista la proroga dei termini per la conservazione delle fatture elettroniche relative al 2019 e di quelli per la trasmissione telematica e la consegna della Certificazione unica.

Lato famiglie, invece, il nuovo decreto dovrebbe stanziare 200 milioni di euro per aiutare i nuclei familiari ad affrontare le nuove chiusure delle scuole dettate dal Dpcm del 2 marzo. Si prevede quindi il passaggio allo smart working per i genitori con figli sotto i 16 anni malati di Covid, per il periodo della didattica a distanza o della quarantena del figlio, oltre al congedo (pagato al 50%) per i genitori con figli minori di 14 anni.

Il provvedimento potrebbe anche prorogare il Reddito di Cittadinanza (RdC), stanziando un miliardo di euro a favore dei nuclei familiari in difficoltà.

Dal bonus baby sitter ai congedi parentali covid: i nuovi aiuti economici alle famiglie

Il punto sui Ristori

La legge di conversione n. 176-2020 del decreto Ristori (decreto legge n. 137 del 28 ottobre 2020) ha riunito il pacchetto di misure adottate dal Governo alla fine del 2020 – tramite il dl Ristori Uno (dl 137-2020)Ristori Bis (149-2020)Ristori Ter (154-2020) e Ristori Quater (157-2020) – per fronteggiare la crisi economica causata dal perdurare dell’emergenza Covid-19.

Oltre ai contributi a fondo perduto e agli aiuti alle categorie di imprese e lavoratori più colpiti dalla crisi, il provvedimento ha introdotto riduzioni per le bollette di aziende e professionisti che rientrano nei codici Ateco del decreto.

La cassa integrazione ordinaria in deroga e l’assegno ordinario legate all’emergenza Covid-19 sono stati prorogati fino al 31 gennaio 2021, ampliando la platea dei beneficiari a chi è stato assunto entro il 9 novembre 2020.

Con il provvedimento sono stati anche detassati i contributi e le indennità connessi all’emergenza Covid che spettano ai soggetti esercenti impresa, arte o professione e ai lavoratori autonomi. Previsto inoltre l’obbligo di equo compenso per i professionisti impegnati nei lavori che godono del Superbonus.

Ricordiamo che nella Gazzetta ufficiale del 30 gennaio è stato pubblicato il testo coordinato e la legge di conversione del decreto-legge n. 172-2020, il cosiddetto decreto Natale che riconosce un contributo a fondo perduto alle attività di ristorazione costrette a chiudere durante le feste.

fonte: Fasi.biz