17 Mar Nuove linee guida in Italia: quarantena per i vaccinati e 2 metri di distanza quando si mangia
Forse non tutti sanno che le autorità sanitarie italiane hanno spiegato, fin dall’inizio del nuovo documento “Indicazioni ad interim sulle misure di prevenzione e controllo delle infezioni da SARS-CoV-2 pubblicato il 13 marzo 2021, che la circolazione delle varianti del virus non richiede una modifica delle misure di prevenzione e protezione non farmacologiche che abbiamo imparato a conoscere in questo primo anno.
Ma suggeriscono che il distanziamento fisico dovrebbe essere portato ad almeno due metri nelle situazioni in cui è prevista la rimozione della mascherina in pubblico, vale a dire quando si consumano bevande e cibo.
Regole per i vaccinati.
E stabiliscono che i vaccinati devono per prima cosa non modificare le regole di comportamento fin qui assunte nei luoghi di lavoro: “Tutti i lavoratori, inclusi gli operatori sanitari, devono continuare a utilizzare rigorosamente i DPI, i dispositivi medici prescritti, l’igiene delle mani, il distanziamento fisico e le altre precauzioni secondo la valutazione del rischio, indipendentemente dallo stato di vaccinazione e aderire a eventuali programmi di screening dell’infezione”.
E devono rispettarle anche fuori i luoghi di lavoro: “Una persona vaccinata con una o due dosi deve continuare a osservare tutte le misure di prevenzione quali il distanziamento fisico, l’uso delle mascherine e l’igiene delle mani, poiché, come sopra riportato, non è ancora noto se la vaccinazione sia efficace anche nella prevenzione dell’acquisizione dell’infezione e/o della sua trasmissione ad altre persone“.
Possibilità di quarantena. L’avvenuta vaccinazione contro il COVID-19 non mette al riparo neanche dal rischio di finire in quarantena obbligatoria nel caso di un contatto stretto con un positivo: “Se una persona viene in contatto stretto con un caso positivo per SARS-CoV-2, secondo le definizioni previste dalle Circolari del Ministero della Salute, questa deve essere considerata un contatto stretto anche se vaccinata, e devono, pertanto, essere adottate tutte le disposizioni prescritte dalle Autorità sanitarie”.