24 Giu Riaperture ristoranti in USA e Cina: da aprile torna a crescere export di vini
Diffusi gli ultimi dati doganali raccolti dall’Osservatorio Vinitaly – Nomisma Wine Monitor relativi ai numeri del vino nei due dei principali Paesi Target per l’italian wine. Tornano a salire le statistiche connesse alle vendite di vini italiani (e francesi) in USA e Cina, anche e soprattutto, in concomitanza delle riaperture della primavera scorsa.
I risultati dell’indagine sono stati diffusi in occasione della presentazione della nuova edizione di OperaWine, che quest’anno vedrà la presenza a Verona di 300 tra operatori e buyer provenienti da 13 nazioni.
Torna a crescere l’export di vino negli Stati Uniti
Ad aprile 2021, le prestazioni export del vino italiano negli USA hanno registrato mediamente un incremento di valore complessivo del 20%, con la Francia in testa (+51%) e l’Italia che la segue a ruota (+26%).
A contribuire alla ripresa anche la favorevole elezione del neo presidente Biden deciso, diversamente dal predecessore Donald Trump, a riallacciare i rapporti con l’Europa, e non di penalizzarli a suon di dazi. Nonostante la difficile penetrazione del mercato che da sempre contraddistingue le piazze statunitensi, il vino italiano difende ancora bene.
Presto, però, per cantare vittoria. Di fronte ancora nove mesi per risalire la china e chiudere finalmente in positivo l’anno successivo a quello nero della pandemia. Tanto più che il pericolo maggiore viene dalla concorrenza in casa dei vini americani, prodotti perlopiù nella californiana Napa Valley.
Nonostante il trend dei cosiddetti “vini del Nuovo Mondo” sia oggi in leggero calo, potrebbe incidere fortemente nelle transazione sul lungo periodo, sulle quali vige l’incertezza anche del prossimo inverno, con il possibile riesplodere dell’epidemia.
Nel frattempo, però, il mondo del vino italiano tira un meritato respiro di sollievo. La graduale riapertura dei ristoranti nel resto del mondo e il forte desiderio di ritorno alla normalità hanno già contribuito ad evidenziare i primi effetti positivi sul settore. Ora la parola d’ordine è: fare meglio e di più, prendendo ispirazione da esempi virtuosi, come quello del Brunello di Montalcino.