01 Ott Il governo Draghi approva Nadef 2021: superbonus e transizione
Prende atto del miglioramento degli indicatori di crescita e deficit, il Governo Draghi. Nel 2021 si registrerà una crescita del Pil del +6%, anzichè del 4,5% come stimato nel Documento di economia e finanza (Def), mentre nello scenario programmatico si prevede un +4,7% nel 2022, +2,8% nel 2023 e +1,9% nel 2024.
Il nuovo strumento legislativo Nadef “definisce il perimetro di finanza pubblica nel quale si iscriveranno le misure della prossima Legge di Bilancio, che avrà come obiettivo quello di sostenere la ripresa dell’economia italiana nel triennio 2022-2024, in stretta coerenza con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.
“Il quadro economico è di gran lunga migliore di quello che noi stessi pensavamo potesse essere 5 mesi fa”, ha dichiarato il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, illustrando in conferenza stampa insieme al ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, i contenuti della Nadef 2021. Questi dati sono la “prima conferma quantitativa che dal problema dell’alto debito pubblico si esce con la crescita”. Questo significa – ha aggiunto – che “nella selezione delle misure per la legge di Bilancio dobbiamo stare attenti a quali misure contribuiscono a una crescita equa, sostenibile e duratura”. Sarà quindi ancora una volta una manovra espansiva diretta a sostenere una crescita strutturale, che “la sfida più importante che abbiamo davanti”, ha anticipato il premier.
Sulla stessa linea il ministro Franco: “c’è una ripresa nel 2021 che continua nel 2022 e tassi che restano significativi nel 2023 e nel 2024, che sono il vero test per la nostra politica economica e la capacità di fare la differenza rispetto ai decenni scorsi: il PNRR è cruciale per ottenere questi risultati, ma tutti gli elementi di bilancio vanno utilizzati, a cominciare dalla manovra. Dobbiamo domandarci se ogni componente della legge di bilancio aiuta gli investimenti, aiuta la produttività e aiuta a conseguire tassi di occupazione più elevati”.
Tra gli interventi individuati dal Governo per sostenere la ripresa rientrano la proroga del Superbonus 110% e del Piano Transizione 4.0 e il potenziamento del Fondo centrale di garanzia, ma anche la prima fase della riforma dell’Irpef e degli ammortizzatori sociali, la messa a regime dell’assegno unico universale per i figli e misure volte alla riduzione dei divari territoriali nell’accesso ai servizi tramite l’incardinamento dei LEP, i Livelli essenziali di prestazione, nel documento-base della manovra.
Sullo sfondo i ripetuti riferimenti all’importanza dei vaccini per proseguire lungo il sentiero di crescita. L’ingrediente ambientale che ha favorito la ripresa dell’economia italiana è la vaccinazione, ha detto Draghi. La Nadef è costruita su uno scenario in assenza di nuove restrizioni dovute al Coronavirus da qui a fine anno, ha detto invece il ministro Franco, sottolineando che le prospettive di ulteriore recupero del Pil nei prossimi trimestri sono legate, oltre che a fattori globali – come l’evoluzione della domanda e gli aumenti dei prezzi dell’energia – in primo luogo all’evoluzione della pandemia.