28 Ott Africa: il bisogno di vaccini anti Covid spingerà una nuova fase migratoria?
L’Africa sta affrontando una terza ondata della pandemia di COVID-19 che l’Organizzazione Mondiale della Sanità teme sarà la peggiore di sempre.
Ma meno del 2% dei tre miliardi di dosi di vaccino somministrate a livello globale sono arrivate in Africa.
“La pandemia di COVID ha evidenziato la necessità di aumentare la vaccinazione in Africa”, afferma il dottor Amadou Sall, direttore dell’Institut Pasteur di Dakar, Senegal. “Se si vuole fermare la trasmissione o limitare la gravità della malattia, dobbiamo vaccinare più persone”.
Per trovare una soluzione al problema ed evitare che le popolazioni vadano alla ricerca del vaccino dove viene distribuito, la Banca europea per gli investimenti (EIB) sta lavorando alla realizzazione di nuovo impianto di produzione di vaccini presso l‘Institut Pasteur de Dakar dove si prevede di produrre fino a 25 milioni di dosi di un vaccino COVID-19 approvato al mese entro la fine del 2022, rendendolo un collegamento chiave in una strategia vaccinale sviluppata dall’Unione africana e dai Centri africani per il controllo e la prevenzione delle malattie.
La maggior parte dei paesi africani ha vaccinato solo una piccola percentuale della loro popolazione. Gli sforzi di vaccinazione del continente sono stati ostacolati dalla carenza di approvvigionamento e dai problemi di distribuzione. L’Africa attualmente importa il 99% dei suoi vaccini e nuovi impianti di produzione nel continente sono essenziali per ridurre la sua dipendenza dalle importazioni.
“L’Africa dipende completamente da altri paesi per produrre vaccini e renderli disponibili agli africani”, afferma Ramon Ynaraja, rappresentante della Banca europea per gli investimenti in Senegal. “Molti paesi africani, anche quelli con i fondi, semplicemente non possono accedere ai vaccini sul mercato. Questo è il motivo per cui questo sito in Senegal, che coprirà l’intera catena di produzione, è così importante per il continente”.
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