18 Feb Emicrania: se, quando e come richiedere all’INPS 280€ per l’emicrania
Soffrire di emicrania può essere invalidante e rientrare a tutti gli effetti nelle malattie sociali? Si.
E quando l’emicrania è una malattia sociale, come fare per chiedere la valutazione all’INPS?
Il mal di testa è considerato uno degli stati fisici più invalidanti in assoluto, una condizione che non consente il regolare svolgimento di qualsiasi attività si stia praticando in quel momento.
Certe volte può non essere un disturbo passeggero quanto nascondere una patologia molto più concreta, la cefalea cronica, che dal 2020 è riconosciuta come malattia sociale.
Lo status del disturbo, di conseguenza può portare all’ottenimento di una percentuale di disabilità ed al maturare dei presupposti per la Legge 104 con relativo assegno, mensile, di invalidità civile di 287 euro.
La condizione di disabilità “cefalea primaria cronica” deve essere accertata da almeno un anno mediante specifica diagnosi da uno specialista accreditato nel settore, che dovrà fare le valutazioni del caso e dovrà di conseguenza attestare la condizione invalidante.
Queste le forme più complesse di cefalea primaria cronica, quelle che sono riconosciute invalidanti:
- emicrania continua,
- cefalea cronica quotidiana anche senza l’assunzione di analgesici,
- cefalea cronica a grappolo,
- emicrania cronica frequente,
- cefalea nevralgiforme unilaterale di durata breve che comporta l’arrossamento e lacrimazione oculare.
L’iter di riconoscimento da parte dell’Inps prevede la presentazione della domanda di validità in seguito al riscontro certificato di questo tipo di patologia attraverso l’invio di un certificato telematico all’Inps tramite il proprio medico curante.
Tale certificato dovrà attestare la patologia invalidante. In seguito sarà presentata all’Inps la domanda per invalidità civile, li una commissione medica valuterà la condizione invalidante specifica, valutando, di conseguenza se persistono o meno le percentuali per ottenere l’assegno di invalidità civile.