17 Mar Cosa fare in caso di pericolo nucleare
Il Piano nazionale per la gestione delle emergenze radiologiche e nucleari individua le misure per fronteggiare le conseguenze di incidenti in impianti nucleari al di fuori del territorio nazionale.
L’Italia se ne è dotata dagli anni Ottanta, in conseguenza all’incidente nucleare di Chernobyl, e il piano è stato recentemente aggiornato.
Esiste una rete di controllo e monitoraggio internazionale dei siti nucleari per cui si possono conscere in tempo reale ogni variazione nel funzionamento di ogni singolo impianto.
Per capirsi non è possibile che, come successo a Chernobyl nel 1986, un reattore possa bruciare per una settimana senza che il mondo intero lo venga a sapere.
L’Italia non corre un pericolo nucleare diretto, in quanto sul nostro territorio non esistono centrali nucleari attive.
Esiste un pericolo indiretto molto vicino, dovuto alla presenza di centrali nucleari oltre i confini nazionali in Francia e Slovenia principalmente.
Ce ne sono cinque anche in Svizzera, ma sono dislocate nei pressi del confine tedesco.
Esiste un pericolo indiretto più remoto, come le centrali ucraine di Chernobyl e Zaporizhzhia ci stanno a ricordare in questi giorni per la guerra con la Russia che hanno un livello di pericolosità differente.
Cosa deve fare il cittadino in caso di pericolo nucleare.
- Chiudersi in casa è la prima cosa da fare in caso di incidente nucleare: le radiazioni vengono bloccate dai muri.
- Non stare affacciati alla finestra, chiudere le tapparelle o gli ‘scuri’.
- E’ bene non stendere i panni all’aria aperta, farsi la doccia se si è stati all’esterno.
- Anche gli animali vanno tenuti in casa.
- Se si è all’aperto, proteggere il viso anche solo con una sciarpa, mettere le mani in tasca, usare gli occhiali da sole, non lasciare la pelle esposta alle radiazioni.
- Tenere i sistemi di ventilazione spenti.
- Restare in casa fino a due giorni in via precauzionale.
- Non consumare alimenti e mangime prodotti nel territorio colpito (verdure fresche, frutta, carne, latte).
- Rispettare, se proclamato dall’autorità, il blocco della circolazione stradale.
- In ogni caso non farsi prendere dal panico, affrontare con calma la situazione, ascoltare gli appelli e le raccomandazioni delle autorità sanitarie.