21 Mar Con il Ddl Montagna incentivi per agricoltori e imprenditori under 35
Nella legge quadro sulla montagna, approvata in via preliminare dal CdM, ci sono incentivi per l’acquisto della prima casa e bonus per i docenti che vanno a insegnare in scuole montane di ogni ordine e grado.
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Collegato alla legge di Bilancio 2022, il ddl Montagna rappresenta una riforma organica degli interventi diretti a ridurre le condizioni di svantaggio dei territori montani e a contrastare lo spopolamento dei Comuni a rischio abbandono mettando in campo incentivi fiscali, bonus e servizi.
Per approfondire: la Manovra 2022 e le misure per lo sviluppo delle montagne italiane
Cosa prevede il ddl Montagna
Il primo tassello della riforma introdotta dal disegno di legge riguarda la classificazione dei Comuni montani, quindi i criteri per la loro individuazione anche a fini dell’accesso alle varie agevolazioni previste per lo sviluppo di questi territori. Sviluppo che, in base al ddl, passerà per una Strategia Nazionale per la Montagna Italiana (SNAMI), con la quale il ministro per gli Affari regionali e le autonomie individuerà – su un orizzonte triennale – le linee di indirizzo in materia di sostegno alla crescita economica, inclusione sociale, accessibilità dei servizi essenziali e delle infrastrutture digitali e godimento effettivo dei diritti fondamentali della persona nei territori montani.
A finanziare la Strategia sarà un apposito strumento, il Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane (FOSMIT), in cui confluiranno le risorse del Fondo nazionale per la montagna e del Fondo integrativo per i Comuni montani. Il budget a disposizione, stanziato dalla legge di bilancio 2022, vale 100 milioni di euro per l’anno in corso e 200 milioni a decorrere dal 2023.
Diverse le agevolazioni previste dal ddl, in particolare:
- Un credito d’imposta per gli imprenditori agricoli e forestali,
- Un credito d’imposta per le imprese montane condotte da giovani under 35
- Io resto in montagna, una detrazione degli interessi sui mutui per l’acquisto della prima casa
- Sanità di montagna, un credito d’imposta a favore di chi presta servizio in strutture sanitarie e socio-sanitarie di montagna,
- Scuole di montagna, con incentivi e bonus per docenti che prestano servizio nei comuni montani
- Misure per lo sviluppo dei servizi di telefonia mobile e l’accesso a internet.
Gli incentivi per agricoltori e giovani imprenditori in zone montane
Le due agevolazioni a sostegno dell’imprenditorialità in montagna sono entrambe concesse in forma di credito d’imposta.
Il primo incentivo è concesso in misura pari al 10% del valore degli investimenti effettuati nel periodo 2022-2025 da parte di imprenditori agricoli e forestali che esercitano la propria attività nei comuni montani. Gli investimenti ammessi al credito d’imposta sono quelli relativi al miglioramento delle pratiche di coltivazione e gestione in ottica di maggiore sostenibilità ambientale e riduzione delle emissioni. Sarà un decreto del Ministero delle Politiche agricole a individuare in dettaglio le pratiche ammesse per le imprese agricole, mentre nel caso degli imprenditori forestali gli interventi dovrebbero riguardare la diversificazione delle colture e il mantenimento o l’introduzione di aree di interesse ecologico e prati permanenti.
La seconda agevolazione fiscale è rivolta alle micro e piccole imprese condotte da giovani under 35, o in cui almeno uno degli esercenti non abbia compiuto 35 anni, che scelgono di avviare la propria attività in un comune montano. In questo caso il credito d’imposta è pari alla differenza tra l’imposta calcolata sulla base delle aliquote ordinarie al reddito d’impresa determinato nei modi ordinari e fino a concorrenza dell’importo di 80mila euro, e l’imposta calcolata sul medesimo reddito con aliquota al 15%. L’incentivo, in base alla bozza del ddl Montagna approvata dal Consiglio dei ministro, dovrebbe essere riconosciuto per i primi tre periodi d’imposta decorrenti dall’anno di inizio dell’attività.
fonte: fasi.eu