31 Mar Amministrative e referendum: l’election day il 12 giugno
Dal Consiglio dei ministri arriva il via libera per l’Election Day il prossimo 12 giugno.
Arriveranno gli atti amministrativi di un decreto del ministero dell’Interno per le Amministrative ed uno del presidente della Repubblica per i Referendum per ufficializzare la scadenza.
Si voterà per il primo turno delle amministrative che coinvolgeranno circa 950 Comuni per complessivi 8,5 milioni di elettori (il 26 giugno previsti i ballottaggi).
Le Amministrative riguardano circa 950 Comuni (tra cui 4 capoluoghi di regione, Genova, Palermo, Catanzaro e L’Aquila) e 22 capoluoghi di provincia ((Alessandria, Asti, Barletta, Belluno, Como, Cuneo, Frosinone, Gorizia, La Spezia, Lodi, Lucca, Messina, Monza, Oristano, Padova, Parma, Piacenza, Pistoia, Rieti, Taranto, Verona e Viterbo). Per i Comuni della Valle d’Aosta le urne sono anticipate al 15 maggio (ballottaggio il 29), per quelli del Trentino Alto Adige il 29 maggio (ballottaggio il 12 giugno).
E si andrà alle urne anche per i cinque quesiti referendari sulla giustizia proposti da Radicali e Lega ed ammessi dalla Consulta. Ecco i temi referendari su cui si andrà a votare, per la cui validità dovrà cioè esprimersi il 50% degli elettori più uno:
- 1) si chiede di abrogare la parte della Legge Severino che prevede l’incandidabilità, l’ineleggibilità e la decadenza automatica per parlamentari, membri del governo, consiglieri regionali, sindaci e amministratori locali nel caso di condanna per reati gravi;
- 2) lo stop delle ‘porte girevoli’ per non permettere più il cambio di funzioni tra giudici e pm e viceversa nella carriera di un magistrato;
- 3) via l’obbligo per un magistrato di raccogliere da 25 a 50 firme per presentare la propria candidatura al Csm;
- 4) togliere la “reiterazione del reato” dai motivi per cui i giudici possono disporre la custodia cautelare in carcere o i domiciliari per una persona durante le indagini e quindi prima del processo;
- 5) il quesito chiede che gli avvocati, parte di Consigli giudiziari, possano votare in merito alla valutazione dell’operato dei magistrati e della loro professionalità.