15 Mar Al via i pagamenti dell’Assegno Unico per 2 milioni di famiglie
Da oggi e fino a lunedì 21 marzo due milioni di famiglie italiane riceveranno per la prima volta sui loro conti correnti l’assegno unico e universale.
Esordio concreto per il nuovo contributo per i figli a carico che va ad integrare nei bilanci delle famiglie le prime buste paga più “snelle”, cioè ricalcolate senza le misure abrogate (detrazioni e assegni al nucleo familiare).
Accedendo tramite Spid al servizio dedicato sul proprio profilo Inps, i 3,04 milioni di nuclei familiari che hanno presentato istanza entro il 28 febbraio scorso possono verificare se l’istruttoria sia stata accolta e se sia stato disposto il pagamento.
Le erogazioni, via via, si concluderanno entro il mese di marzo per tutti coloro che hanno fatto istanza entro la fine del mese scorso, sempreché la pratica sia stata accolta.
E’ importante che il cittadino interessato segua l’iter della pratica. L’elevata percentuale, pari al 56%, di domande inviate direttamente senza l’ausilio di un patronato abilitato, lascia temere che molte istanze possano risultare incomplete o difformi rispetto a quanto richiesto. Solo le domande «accolte» verranno essere messe in pagamento.
“È un giorno importante – ha commentato la ministra per la Famiglia e le Pari opportunità, Elena Bonetti – che segna concretamente un nuovo passo e ridisegna il paradigma delle scelte nelle politiche familiari.”
Chi presenterà domanda dal 1° marzo in poi (“ritardatari”) infatti, non percepirà l’assegno unico subito a partire da marzo. L’Inps ha assicurato la conclusione delle istruttorie e della messa in pagamento della prestazione entro i 60 giorni dal momento di presentazione della domanda.
Il problema è che nel frattempo, già a partire dalle buste paga di marzo, le famiglie registreranno nei loro “bilanci” mensili, la contestuale cancellazione delle misure attuali, che l’assegno va a sostituire: le detrazioni fiscali per i figli under 21 a carico e gli assegni al nucleo familiare per i minori. Un buco di liquidità che in tanti potrebbero percepire solo “a giochi fatti”, per cui è bene cercare di correre ai ripari fin da ora, per non rischiare di prolungare questa situazione.
Ancora per i ritardatari, bisogna considerare che soltanto coloro che invieranno domanda entro il prossimo 30 giugno riceveranno con la prima mensilità gli arretrati a decorrere da marzo. Per tutti coloro che presenteranno domanda successivamente, invece, l’assegno unico spetterà solo dal mese di presentazione della domanda e senza arretrati.
L’accredito delle somme, invece, avverà in modo automatico, con una procedura ad hoc che non richiede istanze, per tutte le tutte le famiglie con minori a carico beneficiarie del reddito di cittadinanza (per loro è prevista un’integrazione degli importi con l’Rdc).