27 Ott Assegno unico e universale: l’INPS e lo stato dell’arte ad agosto 2023
Dalla rilevazione statistica mensile effettuata dall’Inps si evince che al termine del periodo considerato, dall’1 gennaio 2022, in tutto, sono state presentate circa 6,7 milioni di domande.
Sul sito dell’Istituto nazionale della previdenza sociale è online l’Osservatorio statistico sull’Assegno unico e universale di settembre, con i dati relativi alle domande presentate dal 1° gennaio 2022 al 31 agosto 2023 e ai pagamenti effettuati nel periodo marzo 2022-agosto 2023. In quest’ultimo mese, la media mensile dei beneficiari, registrata dall’Inps, è pari a 5.580.118, per 8.875.716 figli.
Dalla rilevazione si evince inoltre che nei primi otto mesi del 2023 l’ammontare medio mensile per richiedente è di 256 euro, pari in media a 161 euro per figlio.
Ad agosto la concentrazione di importi più elevati si ha al Sud, dove si osserva un valore medio mensile dell’Auu di 172 euro a figlio (il valore massimo di 182 euro si registra in Calabria). Meno consistenti sono le somme erogate al Nord, dove si ha complessivamente un importo medio per figlio di 152 euro (con un valore minimo di 146 euro nella Provincia autonoma di Bolzano).
In generale, si legge nel documento statistico pubblicato, la domanda di Assegno unico e universale può essere presentata attraverso:
• il portale web dell’Istituto, utilizzando gli appositi servizi raggiungibili direttamente dalla home page
• gli Istituti di patronato, utilizzando i servizi offerti dagli stessi
• il Contact center integrato.
Ciò detto, nello specifico, nel 2022 sono pervenute 6,2 milioni di domande di Auu, di cui il 47% presentate direttamente dal cittadino attraverso il portale web dell’Inps, circa il 43% tramite Patronato, il 10% tramite Cooperazione applicativa (i Patronati possono operare sia con lo sportello online tramite la rete, sia con la cosiddetta Cooperazione applicativa per lavorazioni massive, ossia i software messi a punto dalle case di servizi informatici proprio per questi adempimenti) e, in misura del tutto residuale, attraverso il Contact center.
Le domande relative ai primi otto mesi del 2023, invece, sono risultate poco meno di 510mila, principalmente presentate tramite Patronato (53%), per il 41% direttamente dal cittadino, per il 5% tramite Cooperazione applicativa e in percentuale minima tramite Contact center.
Vale la pena ricordare che la domanda di Auu può essere presentata a decorrere dal 1° gennaio di ciascun anno con riferimento al periodo compreso tra il mese di marzo dell’anno stesso e quello di febbraio dell’anno successivo. Per le erogazioni di Auu a partire dal mese di marzo 2023, per le quali si sarebbe dovuta presentare una nuova istanza, è stata introdotta una semplificazione per gli utenti, per cui i dati della domanda, se accolta e in corso di validità, sono stati automaticamente prelevati dagli archivi Inps, con la conseguente liquidazione degli importi in continuità senza necessità di una nuova istanza da parte dei beneficiari.
Nel caso di percettori di Reddito di Cittadinanza, analizzando il numero di nuclei e i figli, per i primi otto mesi di competenza 2023 la spesa complessiva risulta pari a 478 milioni di euro, ed è relativa a 314.194 nuclei percettori di Rdc. L’importo medio mensile dell’integrazione per nucleo risulta pari a 174 euro al mese nel 2022 e a 190 euro nei primi otto mesi del 2023.
fonte: fiscooggi.it