12 Lug Bruxelles lancia il codice di condotta Farm to Fork per l’agroalimentare
65 firmatari segnano la partenza ufficiale dell’iniziativa della Commissione europea diretta ad assicurare che le pratiche commerciali e di marketing dei prodotti agroalimentari dell’UE siano responsabili e allineate agli obiettivi del Green Deal.
Annunciato a gennaio dalla Commissione nell’ambito di un dibattito con i portatori di interesse del mondo agroalimentare, il codice di condotta Farm to fork mira a dare gambe ai target e alle ambizioni della strategia Dal produttore al consumatore e in generale dell’European Green Deal. Il suo obiettivo è rendere più sostenibile la produzione agroalimentare in Europa delineando un percorso per il ruolo collettivo degli stakeholder di tutta la catena del food nella transizione verso un sistema alimentare dell’UE più responsabile e nel facilitare le scelte dei consumatori in direzione di diete sane e sostenibili.
L’iniziativa completa, fronte settore agroalimentare, il Green Consumption Pledge, l’impegno per un consumo verde che Bruxelles ha chiesto di assumere alle aziende di diversi settori per orientare le scelte di acquisto dei consumatori attraverso una maggiore trasparenza in merito all’impronta di carbonio e alla sostenibilità delle imprese.
La lista dei primi firmatari del codice di condotta Farm to fork
Apripista nell’implementazione del codice – elaborato insieme alle associazioni e le imprese dell’UE, con il coinvolgimento di altre portatori di interessi, tra cui organizzazioni internazionali, ONG, sindacati e associazioni di categoria – sono 65 firmatari, tra imprese e associazioni.
La lista dei primi firmatari comprende 26 produttori di generi alimentari, 14 aziende della vendita di alimenti al dettaglio, un’azienda del settore della ristorazione e 24 associazioni, che hanno assunto una serie di impegni e hanno dato la loro disponibilità a riferire annualmente alla Commissione europea sui progressi compiuti.
Nel caso delle associazioni, si tratta del perseguimento di traguardi e azioni per favorire il passaggio a modelli di consumo sani e sostenibili, al fine di migliorare l’impatto sulla sostenibilità delle operazioni di trasformazione alimentare, della vendita al dettaglio e dei servizi di ristorazione e di migliorare la sostenibilità della filiera alimentare; le imprese, invece, hanno adottato un quadro per raggiungere risultati misurabili in settori che spaziano dal benessere degli animali alla riduzione del contenuto di zucchero, fino al taglio delle emissioni di gas a effetto serra in tutta la loro gamma di prodotti.
Altre imprese e associazioni potranno aderire all’iniziativa, su base volontaria, comprese le istituzioni finanziarie disponibili a tenere conto dei principi del codice nelle loro operazioni di prestito e le ONG interessate a operare in partenariato con aziende alimentari per promuoverne la sostenibilità.