26 Feb Bruxelles sotto assedio: lacrimogeni e idranti contro gli agricoltori in protesta
L’esasperazione degli agricoltori europei in protesta è arrivata a Bruxelles alle porte di casa della Commissione Europea. Traffico bloccato nella capitale belga, uso di idranti e lacrimogeni contro i manifestanti, dirigenti politici europei in generale disposti a fare retromarcia sulle politiche adottate verso il mondo agricolo a 360 gradi fino a ieri mattina. Molti sono infatti i fronti aperti dalla protesta: contro i prezzi, contro l’import dall’Ucraina, contro gli obiettivi stringenti del ‘Green deal’, contro un import extra-Ue che non rispetta i vincoli del ‘Green deal’, e più in generale contro ogni cambiamento che affossi ancora più un comparto che sostiene di trovarsi allo stremo.
In Italia c’è di positivo che l’attuale governo Meloni si sia dichiarato ad appoggiare le richieste degli agricoltori e le maggiori organizzazioni sindacali agricole si stiano accodando nello smarcarsi dalle intese a suo tempo concordate con il Parlamento e la Comunità europea. “La nuova Pac è stata scritta male, le deroghe vigenti sono insufficienti, abbiamo bisogno di modifiche sostanziali”, ha affermato, secondo l’Ansa, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.
Le forze dell’ordine di Bruxelles hanno comunicato che nella capitale sono affluiti meno di un migliaio di trattori, come si è poi visto nelle immagini dei telegiornali e che il loro avvicinarsi ai palazzi della Commissione è stato bloccato per quanto possibile fino a quando la colonna di messi agricoli si è divisa in due tronconi, uno diretto all’imponente parco del Cinquantenario nel centro della città e l’altro nell’area di Avenue Louise, il boulevard della capitale sede di negozi di lusso e di ambasciate.