24 Nov Come utilizzare i droni per una agricoltura di precisione
L’evoluzione dell’agricoltura moderna, che quacuno chiama Agricoltura 3.0 o addirittura 4.0, non può prescindere dalla ricerca di ottimizzazione delle risorse disponibili – per esempio l’acqua e il pericolo di siccità per i campi italiani di fronte al cambiamento climatico in atto – come dalla necessità di un incremento di efficienza, per abbattere i costi.
Perché una Agricoltura di precisione?
Avendo come obiettivo quello dell’aumento di produttività di un sito agricolo in maniera sostenibile, l’agricoltura di precisione, di cui l’utilizzo dei droni per la raccolta dei dati è oggi passaggio indispensabile, si definisce come un sistema integrato di informazione e produzione per la gestione dei sistemi agricoli rispettando l’ambiente e riducendo al minimo lo stress ambientale.
Esistono già storie di esperienze molto interessanti in tal senso. Nella regione Emilia Romagna con l’uso dei droni e dei dati raccolti, trattati e interpretati, è stato possibile combattere il flagello della Piralide (Ostrinia nubilalis) il parassita più diffuso nel mais nel territorio Emiliano-Romagnolo. I droni sono poi stati utilizzati per spargere sui campi dei parassiti della Piralide, che ne hanno contrastato l’efficacia al momento della schiusa delle uova.
In Toscana alcuni esperimenti hanno indicato la via dell’uso dei droni come “impollinatori” dell’ulivo e capaci di “spargere il polline sulle piante nel momento cruciale della fioritura e soprattutto capaci di farlo in tutte le quelle situazioni collinari e pedemontane che rendono complicate e molto dispendiose anche le più semplice operazioni agronomiche.” Lo scopo è di aumentare la produzione e la qualità dell’olio di oliva.
Delle sperimentazioni dell’uso dei droni in agricoltura messe in atto nelle Cinque Terre in Liguria hanno dimostrato la possibilità di ridurre l’utilizzo dei fitofarmaci attraverso un rapido sistema di intervento e di debellare le principali patologie della vite in maniera preventiva.
Tutto ciò avendo come obiettivo la salvaguardia dell’incolumità dell’operatore agricolo che non deve più inerpicarsi in terreni disagevoli, ma che dall’alto ha una panoramica di visione e operatività molto precisa e per nulla rischiosa.