01 Lug Covid-19, bollettino 1 luglio: l’OMS elogia il lavoro di Italia e Spagna
Coronavirus Italia. Nel bilancio del 1° luglio sono venute a mancare 21 persone. Sono 187 i nuovi casi di coronavirus in Italia, in aumento rispetto a ieri quando erano stati 142. 109 dei nuovi contagi sono riferiti alla Lombardia.
Ricordiamoci che viviamo in un momento di grande incertezza, anche dal punto di vista scientifico, e che occorre mantenere alta l’attenzione. La mobilità è stata il fattore più importante nella diffusione del contagio.
Ancora però non si va verso un stop delle vittime in Italia, salite a 34.788 con un incremento di 21 (23 ieri). Continua la discesa dei pazienti ricoverati in terapia intensiva: sono oggi 87 (ieri 93) di cui 42 in Lombardia. I guariti raggiungono quota 190.717. Gli attualmente positivi sono 15.255. La prudenza è sempre d’obbligo.
Almeno fino al 14 luglio in Lombardia chi è all’aperto avrà l’obbligo di indossare la mascherina. E sui luoghi di lavoro dovrà essere misurata la temperatura ai dipendenti. Lo prevede la nuova ordinanza firmata dal presidente della Regione Attilio Fontana, che entrerà in vigore dal primo luglio.
Coronavirus Mondo. Invece sotto il grafico che aggiorna i dati in tempo reale della Johns Hopkins conferma che alle 17:30 del 1° luglio gli Stati Uniti sono il paese con il maggior numero di infetti, oltre 2,6 milioni, e siamo ormai a oltre 10,5 milioni di contagi confermati nel mondo.
USA 2.638.338 ; Brasile 1.402.041 ; Russia 653.479 ; India 585.481 ; Gran Bretagna 314.991 ; Perù 285.213 ; Cile 279.393 ; Spagna 249.271 ; Italia 240.578 ; Iran 230.211 ; Messico 226.089 ; Pakistan 213.470 ; Francia 202.063 ; Turchia 199.906 ; Germania 195.778 ; Arabia Saudita 194.225 ; Bangladesh 149.258 ; Sudafrica 151.209 ; Canada 106.106 ; Cina 84.813. Totale contagi mondo 10.512.383. Totale morti mondo: 512.331.
“Alcuni Paesi non hanno utilizzato tutti gli strumenti a loro disposizione e hanno adottato un approccio frammentato. Questi Paesi hanno davanti a loro una strada lunga e difficile” nella lotta al Covid-19. Lo ha detto il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, in conferenza stampa a Ginevra.
Grecia: turismo a rischio. A un giorno dalla grande riapertura della Grecia al turismo, desta preoccupazione l’aumento dei contagi “importati”. Gli aeroporti sono stati riaperti il 15 giugno e già ieri dalla Germania è arrivato il primo volo di turisti: tutti operatori sanitari e persone coinvolte nell’emergenza della pandemia. Un omaggio dell’agenzia di viaggi Tui al loro lavoro, con un lasciapassare speciale di Atene. L’aereo è atterrato all’isola di Kos. I nuovi casi si sono registrato sulle isole di Syros, Ios e Paros. Tutti importati. Lunedì, tre dei 15 nuovi contagi registrati da funzionari sanitari erano arrivati dall’estero. Oggi i media di Zante, riporta il Guardian, hanno riferito che sette persone sono risultate positive, di cui un uomo ricoverato all’ospedale locale domenica dopo essere tornato di recente dalla Germania. La maggior parte dei turisti che finora sono stati rilevati con il virus sono asintomatici.
Nuovo lockdown totale in tutti i Territori Palestinesi a partire da venerdì prossimo per 5 giorni. Lo ha annunciato, citato dalla Wafa, il portavoce del governo dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Ibrahim Milhim a fronte delle centinaia di infezioni degli ultimi giorni. Da venerdì – ha spiegato – saranno proibiti gli spostamenti, tranne quelli autorizzati, e chiuse le attività commerciali, eccetto farmacie e supermercati. Milhim ha detto che l’Anp spera che la misura contenga la malattia che ha raggiunto livelli senza predenti dopo la riapertura a fine del primo lockdown.
Ancora USA. Nel Michigan, la folla in un bar di East Lansing ha comportato il contagio di almeno 85 persone in un colpo solo. Altri 130 casi sono stati collegati a quattro bar del Minnesota. Anche il governatore di New York, Andrew Cuomo, ha detto di valutare uno slittamento per la riapertura dei ristoranti così come il governatore del New Jersey, Phil Murphy, sebbene in questi due Stati americani i contagi siano in declino.
OMS. Tedros Adhanom Ghebreyesus, in conferenza stampa a Ginevra, ha elogiato l’Italia e la Spagna: “A marzo, Italia e Spagna erano l’epicentro della pandemia di Covid-19. Al culmine della loro epidemia, la Spagna registrava quasi 10mila casi al giorno e l’Italia piu’ di 6.500. Entrambi i Paesi hanno riportato la situazione sotto controllo con una combinazione di leadership, umiltà, partecipazione attiva di ogni membro della società e un approccio globale. Entrambi i Paesi hanno affrontato una situazione spaventosa, ma l’hanno ribaltata”.
Alcuni Paesi Ue come Austria, Germania e Slovenia tornano a imporre restrizioni ai cittadini della regione. In Serbia da ieri i nuovi casi sono stati 272 che portano il totale a 14.836, mentre con altri quattro decessi il numero delle vittime sale a 281. Resta alto il numero dei contagi anche in Macedonia del Nord, che ha registrato da ieri 120 nuovi casi e altri quattro decessi – con i totali saliti a 6.454 e 306. In Romania, il Paese balcanico con il bilancio più pesante, i nuovi contagi sono stati da ieri 326, per un totale ad oggi di 27.296, mentre altri 16 decessi hanno portato a 1.667 il numero complessivo delle vittime. Non è risparmiata dalla ripresa dei contagi la Slovenia, che nelle scorse settimane era stata vicina a proclamare finita l’epidemia per il numero estremamente basso di casi. Interessati dalla ripresa dei casi sono anche Croazia, Bulgaria, Montenegro e Kosovo.
UE. Lista provvisoria delle Nazioni a cui verrebbero aperte le frontiere. Nell’elenco si farebbe riferimento ad una quindicina di Paesi a cui riaprire i confini, tra cui la Cina, ma a certe condizioni. Ne resterebbero fuori, invece, gli Usa, il Brasile e la Russia, per l’alto numero numero di contagi. La lista si baserebbe su una serie di criteri oggettivi e sanitari che tengano conto dell’evoluzione della pandemia, ma anche della reciprocità, come nel caso della Cina.