19 Mar Decreto Sostegni: come cambia il Bonus per collaboratori sportivi
Nei precedenti decreti “Ristori” del governo Conte i bonus per i collaboratori sportivi erano una misura unica per tutti gli aventi diritto. Nel decreto Sostegno, il primo del nuovo governo Draghi, invece sono stati divisi in tre fasce di contributo diverse a seconda di quanto percepito nell’anno 2019.
Il vecchio provvedimento del marzo 2020 era stato emanato con l’urgenza di andare incontro a quei lavoratori “fantasma”, senza contribuzioni previdenziali e fiscali, rimasti senza risorse per la chiusura di centri sportivi, palestre e piscine.
Era stato erogato un contributo unico proprio per la difficoltà di poter differenziare senza ritardare i tempi dell’invio dei contributi, ma a questo giro c’è stato il tempo per “Sport e salute” di preparare una istruttoria e di individuare le differenze tra le varie tipologie di lavoratori.
Così si dovrebbe poter garantire una maggiore equità e aiutare chi vive di lavoro sportivo come unica fonte di reddito. Il contributo viene infatti erogato soltanto a chi non ha altre entrate: per questo dei 429.238 collaboratori sportivi impegnati in 120.801, soltanto 200mila percepiranno il bonus.
Come funziona: chi nel 2019 ha percepito meno di 4000 euro l’anno, riceverà una una tantum di 1200 euro.
Chi è nella forbice fra 4000 e 10000 arriverà a 2400.
Infine i soggetti sopra i 10000, avranno 3600 euro.
Il contributo sarà erogato direttamente, senza bisogno di domande, a tutti coloro che hanno già percepito io bonus nel 2020. Per gli altri si potrà formulare la domanda a Sport e Salute fra il primo e il 15 aprile.