31 Mag Decreto Sostegni: queste tutta le misure per il mondo dello sport
Quali sono i contributi per lo sport del decreto Sostegni? Finalmente, una volta chiusa l’approvazione, si può fare una panoramica delle scelte operate dal governo Draghi.
Dalle indennità in favore dei lavoratori sportivi all’incremento del Fondo unico per le associazioni e società sportive dilettantistiche: la legge di conversione del decreto Sostegni (dl n. 41-2021) e il decreto Sostegni bis, o decreto Imprese (dl n. 73-2021), introducono una serie di interventi per il settore sportivo, fra i più danneggiati dalle misure restrittive adottate in risposta all’emergenza Covid-19.
Alle misure specificamente indirizzate al mondo dello sport e agli operatori ad esso collegati, nel decreto Sostegni (dl n. 41-2021) è destinato circa un miliardo di euro. A questo budget vanno ad aggiungersi le somme destinate alle misure in favore dei titolari di partita Iva – di cui potranno beneficiare palestre, piscine costituite in forma societaria, o lavoratori sportivi titolari di partita Iva – e quelle per altri interventi generali, come il provvedimento per la riduzione delle bollette elettriche non ad uso domestico.
In sintesi le principali misure destinate al settore sportivo sono:
Indennità collaboratori sportivi
Vengono stanziati 350 milioni di euro in favore dei lavoratori sportivi che abbiano cessato, ridotto o sospeso la loro attività. Si considerano cessati a causa della pandemia anche tutti i rapporti di collaborazione scaduti entro la data del 30 dicembre 2020 e non rinnovati. Il numero stimato di beneficiari è circa 190 mila persone.
La misura è stata rimodulata in modo da prevedere un contributo forfettario basato sul reddito da lavoro sportivo, percepito nell’anno 2019, dichiarato a Sport e Salute dai beneficiari al momento della presentazione della domanda nella piattaforma informatica. Sono previsti i seguenti scaglioni:
3.600 euro se i compensi da lavoro sportivo relativi all’anno fiscale 2019 superano i 10 mila euro annui;
2.400 euro se i compensi sono compresi tra i 4 mila ed i 10 mila euro annui;
1.200 euro se i compensi sono inferiori a 4 mila euro annui.
Montagna, dagli impianti ai maestri di sci
Per sostenere le realtà che sono state interessate dalla mancata apertura della stagione sciistica 2020-2021, viene istituito un fondo da 700 milioni per l’anno in corso presso il Ministero del Turismo. Di queste risorse:
430 milioni di euro sono erogati in favore degli esercenti attività di impianti di risalita a fune con un contributo stabilito nella misura del 70% dell’importo corrispondente alla media dei ricavi di biglietteria negli anni 2017-2019 come risultanti dai relativi bilanci di esercizio depositati, ridotta al 70% per l’incidenza dei costi fissi sostenuti;
40 milioni di euro sono erogati in favore dei maestri di sci iscritti negli appositi albi professionali e delle scuole di sci presso le quali i medesimi soggetti risultano operanti;
230 milioni di euro sono assegnati alle regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano, per essere erogati in favore delle imprese turistiche localizzate nei comuni ubicati all’interno di comprensori sciistici.
Fondo associazioni e società sportive dilettantistiche
Viene rifinanziato il Fondo unico per il sostegno delle associazioni e società sportive dilettantistiche (ASD e SSD), introdotto dal decreto Ristori (dl 137-2020), con risorse pari a 50 milioni di euro per il 2021 destinate all’erogazione di contributi a fondo perduto per le associazioni e società sportive dilettantistiche che hanno sospeso l’attività sportiva.
Le modalità e i termini di presentazione delle richieste di erogazione dei contributi, i criteri di ammissione, le modalità di erogazione, nonché le procedure di verifica, di controllo e di rendicontazione delle spese devono essere definiti con DPCM da adottare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto legge.
Misure a tutela delle persone con disabilità
Al fine di dare attuazione alle politiche per l’inclusione, l’accessibilità e il sostegno a favore delle persone con disabilità, nasce il Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità, con una dotazione di 100 milioni di euro per il 2021. Obiettivo della misura: finanziare interventi e progetti per la promozione e realizzazione di infrastrutture, anche digitali, per le politiche di inclusione delle persone con disabilità, anche destinate ad attività ludico-sportive e per l’inclusione lavorativa e sportiva, nonché per il turismo accessibile per tutti.
I criteri e le modalità di utilizzo del Fondo vengono definiti con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri o dell’Autorità politica delegata in materia di disabilità, di concerto con i Ministri dell’economia e delle finanze e del Lavoro e delle politiche sociali. Su tali provvedimenti in materia di inclusione sportiva è acquisito il concerto dell’Autorità politica delegata in materia di sport.
Impianti sportivi comunali e riforma dello sport
Viene data la possibilità agli enti locali di avvalersi della Fondazione patrimonio comune dell’Associazione nazionale dei comuni italiani per l’adozione di misure a sostegno delle attività degli impianti sportivi comunali connesse alla ripartenza del settore sportivo.
In particolare si prevede uno stanziamento, per l’anno in corso, di un importo pari a 500 mila euro per il finanziamento, tra l’altro, di studi di fattibilità e dei relativi piani economico finanziari per la costruzione, l’ampliamento e il miglioramento, nonché il completamento e la messa a norma degli impianti sportivi comunali anche al fine di garantire il rispetto delle linee guida in termini di sicurezza e di riduzione del rischio di trasmissione del contagio da Covid-19.
Rinviata, infine, l’applicazione di gran parte della riforma dello sport al 31 dicembre 2023.
Voucher palestre
La legge di conversione del decreto Sostegni introduce la possibilità per i soggetti che offrono servizi sportivi di riconoscere agli acquirenti dei loro servizi, alternativamente al rimborso o alla realizzazione delle attività con modalità a distanza quando realizzabili, un voucher di valore pari al credito vantato utilizzabile entro sei mesi dalla fine dell’emergenza nazionale.
Consulta il testo del decreto-legge n. 41-2021 coordinato con la legge di conversione n. 69-2021 in Gazzetta ufficiale
Conferme e novità per il settore sportivo nel dl Sostegni bis
Tra le varie misure che rientrano nel decreto Sostegni bis o decreto Imprese (dl n. 73-2021), vi è la proroga a tutto il 2021, per un importo complessivo pari a 90 milioni di euro, del credito di imposta per le sponsorizzazioni, introdotto dal dl Agosto (dl n. 104-2020). Ciò significa che i soggetti che sponsorizzano ASD, SSD, società professionistiche o leghe potranno ottenere un credito d’imposta corrispondente al 50% delle spese sostenute durante l’anno in corso.
Dopo il rifinanziamento avvenuto con il dl Sostegni, vengono stanziati ulteriori 180 milioni per il Fondo unico per il sostegno delle associazioni sportive e società sportive dilettantistiche. Ciò consentirà l’elargizione di contributi a fondo perduto in favore delle ASD e SSD per coprire alcuni costi sostenuti durante i mesi di sospensione delle attività. I successivi decreti attuativi disciplineranno i criteri e le modalità di corresponsione dell’aiuto.
Nel dl Sostegni bis sono previsti anche:
l’istituzione di un fondo da 56 milioni per il ristoro delle spese di diagnosi, come quelle per tamponi e screening, legate all’emergenza Covid-19,
l’incremento delle dotazioni dei fondi a garanzia dei prestiti a tasso agevolato erogati dall’Istituto per il Credito sportivo: rispettivamente, il Fondo previsto dalla legge n. 289-2002 viene incrementato di 30 milioni, mentre il Fondo speciale istituito dalla legge n. 1295-1957 viene incrementato di una somma pari a 13 milioni.
Sul fronte lavoro, vengono stanziati ulteriori 220 milioni per le indennità dei mesi di aprile e maggio dei collaboratori sportivi e si conferma integralmente il sistema a scaglioni previsto dal decreto Sostegni, senza alcuna riduzione delle somme previste. La società Sport e Salute procederà all’erogazione dei contributi.
Risolta, quindi, la casistica relativa alle “incongruenze INPS”, ossia i circa 11.500 collaboratori sportivi che, a causa di quanto previsto nelle disposizioni normative precedenti, percependo contributi parziali o limitate nel tempo da parte dell’INPS, non hanno potuto percepire il bonus collaboratori sportivi.