09 Dic Fermo amministrativo auto cointestata: come relazionarsi con il Fisco
Il “Fermo amministrativo” rappresenta una misura cautelare adottata dagli enti della riscossione per il recupero di crediti derivanti da cartelle esattoriali non pagate. Quando un debitore omette di saldare la cartella – ricordiamo che ci sono i termini di 60 giorni dalla notifica per pagare una cartella esattoriale -, l’agente della riscossione può procedere con l’iscrizione di un vincolo su beni mobili registrati, come ad esempio un veicolo.
Può capitare che il mezzo sia in comproprietà, e in questo casa a subire un danno sarebbe il secondo proprietario non debitore. In questi casi il diritto è combattuto nell’inevitabile conflitto tra l’ente riscossore e il comproprietario non debitore che non vorrebbe subire gli effetti del fermo amministrativo, continuando a circolare con l’auto. E in materia ci sono contrasti giurisprudenziali in tutti e due i sensi.
I crediti che possono dar luogo a un fermo amministrativo sono di varia natura, tra cui: mancati versamenti relativi a imposte come IVA o IRPEF, tasse automobilistiche come il bollo auto, imposte comunali come l’IMU, o multe derivanti da violazioni del Codice della Strada. La procedura prevede che il contribuente per legge debba essere informato di quello che sta facendo l’Agente della riscossione, quindi l’azione deve iniziare con un preavviso di fermo.
Questa comunicazione contiene i dati identificativi del veicolo (targa), l’elenco delle cartelle/avvisi a cui il fermo è riferito e l’invito a mettersi in regola nei successivi 30 giorni, trascorsi i quali senza che il debitore abbia dato seguito al pagamento del proprio debito, oppure senza che ne abbia richiesto la rateizzazione, ovvero in mancanza di provvedimenti di sgravio o sospensione, l’Agente della riscossione procede, senza ulteriore comunicazione, con l’iscrizione del fermo amministrativo al Pubblico registro automobilistico (PRA).
Attenzione alle deroghe: non può essere applicato se il veicolo è strumentale all’attività lavorativa del debitore o destinato al trasporto di persone con disabilità.
In conclusione e in mancanza di una giurisprudenza precisa sulla materia, i casi di fermo amministrativo su auto cointestate devono essere affrontati singolarmente, per cui il migliore consiglio è quello di affidarsi ad un esperto del settore il prima possibile, fin dalla comunicazione di preavviso di fermo.