05 Apr Fine Italia zona rossa: il decreto Draghi del 7 aprile entra in vigore
Dopo la tre giorni che ha visto tutta l’Italia in zona rossa per il lungo weekend pasquale, torna in vigore da oggi 6 aprile la suddivisione dell’Italia tra zona rossa e arancione.
Così avevano stabilito le ultime ordinanze firmate dal ministro della Salute Roberto Speranza venerdì scorso: di conseguenza Marche, Veneto e provincia di Trento passano in zona arancione.
Torna così ad essere possibile uscire di casa senza obbligo di autocertificazione se si resta nel proprio comune. I bar e ristoranti restano chiusi (con l’eccezione di asporto e consegna a domicilio).
Mercoledì 7 aprile entra in vigore il nuovo decreto Draghi del 1 aprile 2021 le cui regole sulle restrizioni anti Covid saranno valide fino al 30 aprile. Cosa prevede in dettaglio:
Zona rossa: Calabria (fino al 21 aprile), Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana, Valle Aosta.
Zona arancione: Abruzzo, Basilicata, Lazio, Liguria, Marche, Molise, PA Bolzano, PA Trento, Sardegna, Sicilia, Umbria, Veneto.
Non è prevista alcuna zona gialla, a meno che, a partire da una verifica da fare intorno al 15-20 aprile, i dati sulla curva del contagio e l’andamento della campagna vaccinale non possano consentire opzioni di allentamento delle restrizioni previste per alcune attività.
Teoricamente potrebbe quindi essere possibile – e deciso con una semplice delibera del Consiglio dei Ministri – che in alcuni territori possano riaprire bar e ristoranti (non di sera in ogni caso).
Così come cinema, teatri e musei. Confermato anche l’automatismo che prevede il passaggio in zona rossa quando l’incidenza settimanale dei casi supera i 250 ogni 100mila abitanti.
Spostamenti. Continuano ad essere vietati tra regioni fino al 30 aprile se non per i comprovati motivi di lavoro, salute o necessità che dovranno essere autocertificati.
Visite parenti e amici. Consentita in zona arancione la visita verso una sola abitazione privata una volta al giorno al massimo in due persone (non si contano i figli under 14 e le persone non autosufficienti) all’interno del Comune. Non consentita in zona rossa.
Seconde case. Confermata la possibilità di recarsi nelle seconde case (anche se in zona rossa): può andare solo il nucleo familiare, la casa non deve essere abitata da altri e deve essere di proprietà (o affittata) prima del 14 gennaio 2021. Esclusi quindi gli affitti brevi. Occhio però alla ordinanze dei singoli governatori che possono aver vietato espressamente questa possibilità.
Riapertura scuole. Da mercoledì anche in zona rossa tornano a scuola in presenza i bambini e i ragazzi di materne, elementari e prima media. Tutti gli altri in dad. In zona arancione invece anche seconda e terza media sono in presenza mentre per le superiori deve essere “garantita l’attività didattica in presenza ad almeno il 50 per cento, e fino a un massimo del 75 per cento”.
Coprifuoco. Resta in vigore dalle 22 alle 5: non si può uscire di casa indipendentemente dalle zone se non per i soliti motivi.
Passeggiate e bicicletta. In zona rossa o arancione, se si sta correndo o andando in bicicletta, si possono oltrepassare i confini del proprio comune a condizione che punto di partenza e di arrivo coincidano. In zona rossa è possibile fare una passeggiata nei pressi della propria abitazione sempre con la mascherina. Possibile andare al parco sempre vicino a casa evitando gli assembramenti.
Responsabilità operatori sanitari. Si esclude la responsabilità penale del personale medico e sanitario incaricato della somministrazione del vaccino anti SARS-CoV-2, per i delitti di omicidio colposo e di lesioni personali colpose commessi nel periodo emergenziale, allorché le vaccinazioni siano effettuate in conformità alle indicazioni contenute nel provvedimento di autorizzazione all’immissione in commercio e alle circolari pubblicate sul sito istituzionale del Ministero della salute relative.
Vaccinazioni. Scatta dal 6 aprile l’obbligo della vaccinazione per medici, infermieri, farmacisti e operatori sanitari a contatto col pubblico. Chi non lo fa rischia la sospensione.
Concorsi. Possono riprendere i concorsi nella pubblica amministrazione col rispetto dei protocolli di sicurezza.
Palestre e piscine- Restano chiuse. In molti sperano dal 20 aprile un intervento se i dati miglioreranno, e giovedì ci dovrebbe essere la Conferenza Stato-Regioni.
Barbieri e parrucchieri. In zona rossa niente da fare anche per loro. Per il momento non potranno riaprire. In zona arancione tutti i negozi sono invece aperti.
Bar e ristoranti. Restano chiusi in zona rossa e arancione con l’eccezione per l’asporto: i bar fino alle 18, i ristoranti gino alle 22. Consegna a domicilio possibile fino alle 22.