10 Mag Firmato il decreto sull’anno bianco fiscale per autonomi e professionisti
Il provvedimento sull’anno bianco fiscale, siglato dal ministro del Lavoro Andrea Orlando, riguarda l’esonero contributivo per i lavoratori autonomi e i professionisti. Nel corso dell’anno il governo Draghi dovrà dare attuazione anche ad un’altra misura molto attesa dalle partite IVA: la CIG autonomi.
Sia l’anno bianco fiscale che la CIG autonomi sono due misure previste dalla legge di Bilancio 2021 allo scopo di aiutare professionisti e partiva IVA colpiti dalla crisi economica legata all’emergenza Covid-19.
Manovra 2021: anno bianco fiscale e CIG autonomi
- Stop ai contributi previdenziali per lavoratori autonomi e professionisti
- Chi ha diritto alla CIG autonomi?
Anno bianco fiscale: firmato il decreto attuativo
Istituito dalla Manovra 2021, il fondo per l’esonero dai contributi previdenziali dovuti dai lavoratori autonomi e dai professionisti ha visto aumentare le risorse a disposizione da 1 a 2,5 miliardi grazie agli stanziamenti previsti dal dl Sostegni.
In questi giorni il ministro Orlando ha firmato il decreto interministeriale per implementare il fondo; gli uffici del Ministero hanno già avviato una interlocuzione con l’INPS per dare corso agli ulteriori passaggi necessari a garantire la massima tutela della platea interessata dal provvedimento.
Scopo del fondo è finanziare l’esonero parziale dal pagamento dei contributi previdenziali dovuti dai lavoratori autonomi e dai professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’INPS e dai professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza, che abbiano percepito nel periodo d’imposta 2019 un reddito complessivo non superiore a 50mila euro e abbiano subito un calo del fatturato o dei corrispettivi nell’anno 2020 non inferiore al 33% rispetto a quelli dell’anno 2019.
Sono esclusi dall’esonero i premi dovuti all’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL).
Chi ha diritto alla CIG autonomi?
La Manovra 2021 ha introdotto anche un’indennità ad hoc per i lavoratori autonomi della gestione separata Inps, ribattezzata CIG autonomi.
L’Indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (Iscro), da sperimentare nel triennio 2021-2023, è pari al 25%, su base semestrale, dell’ultimo reddito certificato dall’Agenzia delle entrate, per un importo compreso tra 250 euro e 800 euro al mese. L’Iscro spetta a decorrere dal primo giorno successivo alla data di presentazione della domanda, è erogata per sei mensilità e non comporta accredito di contribuzione figurativa.
Per accedere all’indennità occorre rispondere ad una serie di requisiti:
- non essere titolari di trattamento pensionistico diretto e non essere assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie;
- non essere beneficiari di reddito di cittadinanza;
- aver prodotto un reddito, nell’anno precedente la domanda, inferiore al 50% della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei tre 3 prima;
- aver dichiarato un reddito non superiore a 8.145 euro;
- essere in regola con i contributi;
- aver aperto la partita IVA da almeno 4 anni.
L’indennità può essere richiesta una sola volta nel triennio ed è accompagnata da percorsi di aggiornamento professionale.
La domanda deve essere presentata dal lavoratore all’INPS in via telematica entro il 31 ottobre di ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023.
fonte: fasi.biz