20 Lug Formaggi Made in Italy: una attrazione per USA, Canada e Australia
L’export dei formaggi italiani raggiunge un successo notevole sui mercati internazionali nel corso del 2021.
Seppure con volumi, ritmi e valori differenti, l’export italiano lattiero caseario è ripartito verso i promettenti mercati del Commonwealth: Stati Uniti, Canada e Australia.
A trainare le vendite Made in Italy sono soprattutto i Formaggi, emblema della fantasia, della storia e della cultura e dell’arte di casa nostra. Vediamo i trend più in dettaglio analizzando le importazioni dall’Italia di questi Paesi.
USA
Negli USA, il trend degli acquisti di prodotti caseari dall’Italia ha registrato performance del +41,6% in Aprile e del +52% in Maggio su base tendenziale, soprattutto grazie ai Formaggi, che nel solo mese di Maggio sono aumentati del 125,1%, accelerazione che colloca l’Italia al primo posto fra gli esportatori di formaggio in questo Paese.
Nei primi cinque mesi dell’anno gli Stati Uniti hanno ritirato 13.635 tonnellate di Formaggi italiani, il secondo risultato migliore negli ultimi sei anni, dopo il 2019.
CANADA
I Formaggi rappresentano il punto di forza dell’export italiano anche verso il Canada. Fra Gennaio e Maggio di quest’anno Il Canada ha ritirato 2.627 tonnellate di Formaggi dall’Italia (+27,6% rispetto allo stesso periodo del 2020). In quantità si tratta del miglior risultato mai raggiunto dall’Italia dal 2016 a oggi. Indubbiamente, i numeri confermano che il Ceta, l’accordo di libero scambio fra Unione Europea e Canada, ha stimolato le vendite anche dell’Italia verso quel Paese.
Il Canada si conferma, inoltre, un hub molto ricettivo per i formaggi a pasta dura, dove l’arte casearia italiana si esprime ai massimi livelli.
AUSTRALIA
Anche l’Australia si rivela una destinazione di forte appeal per il settore dairy Made in Italy.
Se i volumi di Formaggio (2.320 tonnellate inviate nei primi cinque mesi del 2021) si collocano vicini in termini di quantità alla rotta canadese, è importante sottolineare che il continente australiano richiede maggiore varietà di prodotti italiani e, dunque, si rivela un’opportunità piuttosto ampia per il settore della trasformazione lattiero casearia italiana.
Fra Gennaio e Maggio di quest’anno il mercato si è rivelato dinamico, con una crescita del 29,9% rispetto allo stesso periodo del 2020.
fonte: CLAL.it