Fotovoltaico ed agricoltura a braccetto: una scelta possibile

Fotovoltaico ed agricoltura a braccetto: una scelta possibile

Agrivoltaico, ovvero una delle grandi scommesse per un futuro sostenibile: fotovoltaico ed agricoltura possono svilupparsi insieme? La risposta è sì, assolutamente sì. E possono crescere insieme oltre a portare benefici singoli. Per questo Confagricoltura ed Elettricità Futura,  la principale associazione del mondo elettrico italiano, hanno predisposto un documento nel quale vengono presentate alcune proposte concrete.

Tra le quali la realizzazione di impianti fotovoltaici – che fanno parte delle energie rinnovabili –  a terra senza sottrarre superfici agricole utilizzate sia attraverso soluzioni innovative di agri-voltaico capaci di integrare la produzione di energia con la produzione agricola e zootecnica, sia attraverso campi fotovoltaici dedicati alla produzione energetica rinnovabile sulle aree abbandonate, degradate o marginali.

L’utilizzo del fotovoltaico nel settore agricolo è previsto nel PNRR  e nel piano di sviluppo delle fonti rinnovabili nazionali. Per ricavare quanti più benefici possibili da questa “collaborazione”, è necessario puntare sulla sostenibilità. Il governo è ancora al lavoro sulla questione ma alcune misure dedicate l’agri-voltaico appaiono già nel DL Semplificazioni.

Dove installare gli impianti

Il documento che le due Associazioni hanno elaborato contiene un elenco dettagliato delle tipologie di installazioni sui cui indirizzare gli investimenti ed eventuali meccanismi di supporto da implementare.

Sono 5 i tipi di impianti fotovoltaici in agricoltura:

  • su edifici e fabbricati rurali ad uso strumentale;
  • su bacini idrici;
  • realizzati nell’ambito di Comunità Energetiche;
  • su aree produttive;
  • su aree marginali, abbandonate o degradate.

Ora la vera sfida è quella di attuare gli obiettivi fissati dal PNRR sull’agri-voltaico, che prevedono a regime una capacità produttiva di oltre 1 GW, con 1,1 miliardi di investimento, ma soprattutto elaborare una strategia che permetta di raggiungere gli obiettivi fissati dal Green Deal al 2030, con un incremento della capacità rinnovabile stimabile in 70 GW, di cui 50 GW costituita da nuovi impianti fotovoltaici.

fonte Eduardo Lubrano/impakter.it