15 Ago Gli alberi possono salvare le città dal clima rovente?
Le temperature estreme che a luglio hanno investito Canada e Stati Uniti sono un segno dei tempi. Ogni anno secondo quanto scrive il New York Times, la calura estrema uccide 12mila americani, più di quanti soccombano, nel medesimo periodo, agli uragani e agli eventi metereologici più pericolosi.
Per difendersi il sistema più efficace non sarebbero i condizionatori d’aria, ma gli alberi. Il vero simbolo della resistenza al cambiamento climatico e alle sue conseguenze.
Uno studio pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America, è partito dall’analisi del fatto che le città di tutto il mondo stanno vivendo temperature dell’aria estive da record, con gravi conseguenze per le persone.
Quindi ha rilevato la variabilità delle temperature in un contesto urbano evidenziandone la correlazione con la presenza delle piante.
L’analisi dei ricercatori si è concentrata nella città di Madison, nel Wisconsin. Qui, grazie all’uso di sensori ad alta precisione, gli autori della ricerca hanno potuto misurare la temperatura dell’aria lungo 10 diversi percorsi da 7 km con una rilevazione, ripetuta da 3 a 12 volte, ogni cinque metri.
Negli spazi osservati la copertura arborea varia tra lo 0 e il 100%. La massima efficacia di raffreddamento, afferma lo studio, si raggiunge dopo il superamento della soglia critica del 40%.
Nel dettaglio, riferiscono ancora i ricercatori, “la variabilità della temperatura dell’aria diurna all’interno del paesaggio urbano è stata in media di 3,5 °C, con un intervallo compreso tra 1,1 e 5,7 °C”. Nei punti di massima efficacia, in altre parole, l’interazione tra la chioma degli alberi e gli altri elementi del paesaggio si è tradotta in un calo della temperatura di quasi 6 gradi”.
Una variazione che, in caso di temperature estreme, potrebbe realmente fare la differenza.
Affidarsi a una soluzione naturale offre diversi benefici, osserva il NY Times:
1 – la riduzione della domanda di energia elettrica da destinare ai condizionatori d’aria,
2 – i risparmi economici
3 – il calo delle emissioni.
4 – la capacità di scongiurare i blackout da sovraccarico nei giorni più caldi.
Insomma, per dirla con Brian Stone Jr., docente di pianificazione ambientale presso il Georgia Institute of Technology, “Gli alberi, molto semplicemente, rappresentano la tecnologia più efficace a nostra disposizione per proteggere dal calore le città”.