27 Giu I cambiamenti nel settore agroalimentare passano dai mercati all’ingrosso
“Il mercato all’ingrosso è il luogo in cui si svolge l’azione più importante della filiera alimentare e può cambiare il modello di business, è la forza trainante per cambiare il settore agroalimentare: i mercati sono la pietra miliare del settore alimentare anche per consegnare alle popolazioni locali e lontane un’alimentazione sana e nutriente”. Così Qu Dongyu, Direttore Generale della FAO (da remoto), il 25 giugno a Firenze all’inaugurazione della 37° Conferenza Mondiale del WUWM (World Union of Wholesale Markets), l’Unione Mondiale dei Mercati all’Ingrosso, organizzata da Mercafir, in collaborazione con Italmercati. Al convegno sono intervenuti 40 esperti mondiale dal vi oe da remoto sul “futuro del cibo nel mondo post Covid-19”.
“E dal vostro settore – ha spiegato Dongyu – che si stabilisce la distribuzione equa degli alimenti. E’ importante aiutare le piccole aziende alimentari che vanno coinvolte: le aziende agricole sono vicine alle città ma c’è bisogno di valorizzarle con infrastrutture, digitalizzazione, nuove tecnologiche. Con nuovi canali di marketing, per esempio il canale elettronico. Se il mercato all’ingrosso si ammoderna per primi può offrire un servizio adeguato al mercato anche ai consumatori. La pandemia ha messo a nudo la necessità di rafforzare l’interno sistema”.
“Il PNRR italiano ha riservato una parte speciale ai mercati all’ingrosso nel quadro più ampio dei progetti rivolti alla logistica. E’ il riconoscimento del loro prezioso ruolo, non solo nella distribuzione di prodotti freschi, ma anche come hub di collegamento tra centri urbani e mercati esteri, tra produttori, trasformatori e consumatori. Occorre procedere nella riorganizzazione della logistica e nella digitalizzazione delle aree rurali”. Si legge in una nota del Ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli (che non è potuto essere presente all’evento di Firenze). “Sostenibilità e innovazione sono i principi che attraversano e uniscono tutte le attuali politiche strategiche dell’Unione Europea. Transizione digitale ed ecologica, ricerca e innovazione, modernizzazione delle politiche tradizionali, sono i fondamenti del Next Generation Eu. L’Italia è in prima linea per raggiungerli. La sfida che ci attende, ora, è volta a trasformare le voci di spesa in investimenti reali per costruire l’agricoltura del futuro”.
“Mercafir – ha detto Dario Nardella, Sindaco di Firenze, parlando a margine con i giornalisti – ha dimostrato di essere un asset centrale dell’economia della nostra città. Ha reagito molto bene nel periodo del Covid. E’ stato un punto di appoggio molto importante per le famiglie e gli operatori e questo dimostra che le potenzialità di Mercafir sono elevatissime. Siamo già a lavoro con tutti i soci pubblici e anche con il presidente Lucibello per un progetto che veda la Mercafir un polo sempre più centrale nella dinamica fiorentina e toscana di mercato all’ingrosso ma anche un polo tecnologico e logistico che possa essere di servizio per le imprese e per le famiglie. Questo grazie anche della disponibilità dell’area sud della MERCAFIR che, come sappiamo, non sarà più destinata – come originariamente avevamo pensato – allo stadio. Ne ho parlato con il presidente nazionale dei mercati perché cercheremo anche un supporto economico grazie alla loro collaborazione. Siamo ottimisti perché l’area di MERCAFIR sicuramente vedrà uno sviluppo nei prossimi anni, una trasformazione che possano andare nel senso dei bisogni delle famiglie e delle imprese anche attraverso nuove piattaforme marketplace e nuove forme di delivery di distribuzione consegna di prodotti alimentari. Infine, non dimentichiamoci della qualità e dell’educazione alimentare. Mercafir sarà anche un punto centrale rispetto a questo tipo di obiettivi”.
“Creare un canale di comunicazione tramite l’associazione Eurocities – ha spiegato poi il Sindaco intervenendo alla conferenza – per un patto tra i gestori dei mercati e le città europee per garantire insieme qualità e sostenibilità. Del tema dell’educazione alimentare ne parleremo al G20 dell’agricoltura a Firenze a settembre. Il Comune di Firenze gestisce il più grande ristorante della città: 25mila pasti al giorno nelle nostre mense scolastiche. L’educazione alimentare, l’ambiente e la salute sono le grandi sfide delle nostre città, che riguardano il futuro delle città. Dobbiamo lavorare insieme su questi temi”.
“Noi abbiamo una struttura pensata negli anni 70 e realizzata negli anni 80 – ha detto Giacomo Lucibello, presidente della Mercafir – che oggi tiene grazie al lavoro costante, alla manutenzione straordinaria ma che ha bisogno di essere riqualificata per dare un’impronta più all’avanguardia e più contemporanea. Abbiamo la fortuna di avere un mercato molto sano, di avere tanti operatori che hanno affrontato questa pandemia con impegno. Hanno cambiato molto del loro business adattandosi quasi trimestralmente all’emergenza sanitaria mondiale e i risultati sono stati quelli che hanno fatti sì che il mercato tenesse e su questo è necessario investire. E’ evidente che il progetto su Mercafir presentato nel 2020 prima della pandemia va rivisto considerando quello che sarà il futuro dei mercati. Non abbiamo registrato un calo sostanziale, c’è stato un improvviso arresto e poi una ripartenza. Mercafir in questo momento di rilancio sta disegnando il proprio futuro, per dare alla nostra città un mercato all’avanguardia per garantire prodotti di alta qualità, tracciabilità e trasparenza. La nostra missione è quella di garantire cibi sani e accessibili per tutti”.
“La pandemia – ha spiegato Fabio Massimo Pallottini, presidente di Italmercati – ci ha insegnato che il cibo fresco è una delle grandi criticità del mondo, anche nei paesi ricchi è un aspetto importantissimo. Nelle nostre città, il ruolo dei mercati, che sono il motore della distribuzione, sta crescendo. Le persone hanno consumato, anzi c’è stata per certi aspetti una riscoperta nel piacere di stare a casa mangiando e preparando qualcosa. Alla fine, il saldo non è stato così negativo: per alcune aziende è stato drammatico, altre hanno tenuto. L’esperienza ci ha insegnato che bisogno attrezzarsi meglio per essere pronti a subire questi shock che potrebbero anche riproporsi. La prospettiva per il nostro settore è adesso pronti a inserirsi in queto grande piano di rilancio del paese, i nostri mercati sono allineati entro il programma dell’agricoltura italiana. Noi rappresentiamo circa 10 miliardi di fatturato nella distribuzione, nel commercio del prodotto fresco. Più della mattina dell’ortofrutta passa nei mercati, più di un terzo dei prodotti ittici passa dai mercati. Abbiamo un ruolo fondamentale in certe filiere e dobbiamo esercitare sempre meglio il ruolo, siamo il motore di questo sviluppo. Dobbiamo avere la capacità di investire e di scommettere le infrastrutture e dando un ruolo di guida dentro la filiera nel rapporto sia della produzione sia del dettaglia. Non ho nulla contro la grande distribuzione però penso che anche questa esperienza che la filiera tradizionale (agricoltura, mercato all’ingrosso, dettagli) è la filiera che tiene in piedi il sistema della distribuzione del consumo del nostro paese”. E poi sulla Toscana il presidente Pallottini ha detto “è una regione per certi aspetti privilegiata, nel settore del food ha una tradizione mondiale. La Toscana ha già un brand di suo importante, secondo me bisogna rafforzare questo progetto. A Firenze c’è un bel mercato all’ingrosso e bisogna investire per modernizzarlo”.
Sul “Il futuro del cibo nel mondo post Covid-19” sono intervenuti da remoto Zengjun Ma, Presidente del CAWA (China Agriculture Wholesale Association); Andrea Segrè, professore ordinario di Politica agraria internazionale e comparata all’Università di Bologna; Lawrence Haddad, direttore esecutivo del Gain (The Global Alliance for Improved Nutrition); Carolyn Steel, autrice del libro “Sitopia. Come il cibo può salvare il mondo” e Jamie Morrison, Direttore, Sistemi Alimentari e Sicurezza Alimentare della FAO.
A chiudere la conferenza Maimunah Mohd Sharif, direttore esecutivo del Programma delle Nazioni Unite per gli insediamenti umani (UN-Habitat).
Il WUWM (World Union of wholesale markets) è un’associazione senza fini di lucro che mira a promuovere lo scambio internazionale di informazione sui mercati all’ingrosso. Quest’anno la conferenza coincide con il Vertice Mondiale sui Sistemi Alimentari delle Nazioni Unite (United Food Nations System Summit Systems 2021), che evidenzia come le questioni legate alla sostenibilità alimentare siano un argomento centrale nell’Agenda degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
“Siamo molto orgogliosi di poter ospitare un appuntamento così importante a livello internazionale per i grandi mercati agro-ittico-alimentari. Un successo per Firenze per il quale ringraziamo Mercafir ed il nostro partner Enic Meetings & Events con cui abbiamo attivamente collaborato per l’acquisizione del Convegno”, ha detto Carlotta Ferrari, Direttrice di Destination Florence Convention & Visitors Bureau.
Durante il convegno, inoltre, il resort turistico Riva degli Etruschi a San Vincenzo, nella costa toscana dell’Alta Maremma, ha siglato un accordo con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (UNISG) con l’obiettivo di creare un modello di accoglienza turistica sostenibile. Da sempre l’UNISG di Pollenzo, accanto alla missione accademica, ha quella di sviluppare progetti utili a diffondere visioni e processi per un futuro del cibo sempre più sostenibile.
I partner protagonisti e coinvolti all’evento sono: Gedac; Banca di Cambiano; Ruffino; Antica Macelleria Falorni; Euler Hermes; AgriAmbiente Mugello; Riva degli Etruschi e Firenze Convention Bureau.