I dazi di Trump, numeri (quasi) a caso, senza considerare le implicazioni geopolitiche ed economiche

I dazi di Trump, numeri (quasi) a caso, senza considerare le implicazioni geopolitiche ed economiche

Le decisioni di Trump del 2 aprile hanno introdotto dazi medi superiori al 20%, causando uno shock economico globale paragonabile al famigerato Smoot-Hawley Act del 1930. Questi dazi colpiscono non solo rivali, ma anche Paesi tradizionalmente alleati degli Stati Uniti, come l’Unione Europea e il Giappone, destabilizzando le alleanze geopolitiche. Inoltre, i dazi imposti su nazioni dell’Indopacifico, come Vietnam, Sri Lanka e Giappone, contraddicono l’idea di un piano strategico contro la Cina. Economisti avvertono che queste misure potrebbero portare inflazione, riduzione del potere d’acquisto e rallentamento della crescita economica negli Stati Uniti.

La chiusura del mercato americano potrebbe avere conseguenze geopolitiche ed economiche significative. Da un lato, i Paesi colpiti dai dazi potrebbero cercare nuove alleanze e accordi commerciali alternativi, come il rafforzamento dei legami tra Canada, Messico e Unione Europea, o l’espansione della cooperazione con Cina, India e Giappone. Dall’altro, le imprese escluse dal mercato statunitense potrebbero intensificare la competizione sui mercati di altri Paesi, generando nuove tensioni commerciali e spinte protezionistiche. Questo scenario potrebbe portare a un indebolimento delle alleanze tradizionali e a una maggiore frammentazione del sistema economico globale.