28 Set Il bando per i contratti di filiera e distretto del Fondo complementare al PNRR
Dopo quella dedicata al settore ittico, il Mipaaf ha lanciato una seconda consultazione tecnica per coinvolgere gli stakeholder nella progettazione delle agevolazioni per la filiera agroalimentare previste dal Fondone.
Nel Fondone 1,2 miliardi per i contratti di filiera e distretto
Tra le misure contenute nel decreto-legge n. 59-2021 che ha approvato il Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) rientrano infatti anche i contratti di filiera e di distretto, inizialmente previsti dal Recovery Plan e poi ricollocati nel Fondone con una dotazione di 1,2 miliardi.
Si tratta di un regime di aiuto già utilizzato in passato dal Ministero delle Politiche agricole per promuovere la riorganizzazione dei rapporti tra i differenti soggetti della filiera agroalimentare o delle filiere operanti nel territorio del distretto e generare ricadute positive sulla produzione, che il Fondo complementare ripropone con un’attenzione più marcata verso la sostenibilità ambientale. I progetti finanziati dal nuovo bando per i contratti di filiera e di distretto, infatti, dovranno contribuire ai target ambientali dettati dalla Politica Agricola Comune (PAC), dal Green Deal europeo e dalla strategia Farm to Fork (Dal produttore al consumatore) in materia di contrasto ai cambiamenti climatici e di protezione delle risorse naturali e della biodiversità.
Come nel caso dei contratti di filiera per il settore ittico, il Ministero ha lanciato un avviso di consultazione tecnica per coinvolgere gli stakeholder nella strutturazione del nuovo bando. Le imprese agricole e le loro associazioni di categoria, come anche le amministrazioni pubbliche e gli enti coinvolti nel processo di attuazione della misura, possono così essere informati sullo stato dell’arte del regime di aiuto nell’ambito del Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR e presentare osservazioni e proposte al Ministero.
Per partecipare alla consultazione occorre compilare l’apposito format di adesione ed inviarlo entro il 22 ottobre 2021 all’indirizzo pec saq.direzione@pec.politicheagricole.gov.it .
Cosa sappiamo del nuovo bando per i contratti di filiera e distretto
L’intenzione del Ministero è quella di costruire il nuovo avviso previsto dal Fondo complementare sul modello del IV bando contratti di filiera e di distretto, il cui sportello si chiude il 30 settembre 2021. I beneficiari finali delle agevolazioni sarebbero quindi le imprese che concorrono direttamente alla produzione, raccolta, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli (agroalimentari, ittici, forestali e florovivaistici) e le imprese che forniscono servizi e mezzi di produzione, a patto che abbiano sottoscritto un accordo di filiera, finalizzato alla realizzazione di un programma integrato a carattere interprofessionale ed avente rilevanza nazionale che, partendo dalla produzione agricola, si sviluppi nei diversi segmenti della filiera in un ambito territoriale multiregionale.
Il contratto di filiera tra i beneficiari e il Ministero, invece, verte sulla realizzazione del programma di investimenti, che deve essere coerente con l’attività svolta dai partecipanti, coprire l’intera filiera e condurre a un miglioramento del grado di relazione organizzativa, commerciale, di distribuzione del reddito e delle prestazioni ambientali.
Alle agevolazioni dovrebbero accedere i programmi di importo compreso tra 4 e 50 milioni di euro relativi a:
- investimenti in attivi materiali e attivi immateriali nelle aziende agricole connessi alla produzione agricola primaria;
- investimenti per la trasformazione di prodotti agricoli e la commercializzazione di prodotti agricoli;
- investimenti concernenti la trasformazione di prodotti agricoli in prodotti non agricoli;
- partecipazione dei produttori di prodotti agricoli ai regimi di qualità;
- misure promozionali a favore dei prodotti agricoli;
- progetti di ricerca e sviluppo nel settore agricolo.
Come nel precedente bando, il Mipaaf prevede la concessione di due forme di agevolazione: da una parte un finanziamento agevolato a valere sul FRI, il Fondo rotativo per il sostegno alle imprese gestito da Cassa Depositi e Prestiti, collegato a un finanziamento bancario ordinario di pari importo (cofinanziamento privato); dall’altra, un contributo a fondo perduto in conto capitale. L’importo dell’aiuto concesso come finanziamento agevolato (espresso in equivalente sovvenzione lordo, ESL) corrisponderà al valore attualizzato del differenziale tra la quota di interessi a tasso ordinario e la quota di interessi a tasso agevolato.
Quanto ai tempi, in base al cronoprogramma prospettato dal Ministero il nuovo avviso per i programmi di investimento nel settore agroalimentare dovrebbe essere pubblicato entro fine anno, per arrivare ad approvare le graduatorie finali entro il primo semestre 2023, mentre il bando per gli altri settori dovrebbe vedere la luce all’inizio del 2022, con la pubblicazione delle graduatorie definitive entro il secondo trimestre del 2023. Entro la stessa finestra, infine, dovrebbero essere sottoscritti anche i contratti di filiera e distretto con i beneficiari selezionati.
fonte: fasi.eu