30 Giu Il comparto agricolo nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prende avvio il cambio di paradigma dell’intero settore agroalimentare nazionale, lo stesso riconosce all’agricoltura un ruolo strategico per lo sviluppo e ha stanziato un budget per finanziare investimenti per la sostenibilità delle produzioni, per la gestione del patrimonio idrico e per la banda larga.
La notizia, pubblicata sul sito ufficiale del Mipaaf, è correlata da slide esplicative che descrivono i punti salienti del Piano per il settore agricolo.
Nello specifico, il piano diretto al settore agricolo prevede tre macro- obiettivi, quali:
- Competitività del sistema alimentare
- Produzione energetica da fonti rinnovabili, riduzione delle emissioni, miglioramento della sostenibilità dei processi produttivi
- Miglioramento della capacità di adattamento ai cambiamenti climatici, prevenzione del dissesto idrogeologico.
Tra gli obiettivi specifici, invece, vengono individuati 7 punti fondamentali:
- Delineare gli indirizzi strategici per gli strumenti rivolti alla transizione ecologica e digitale
- Individuare le risorse a integrazione della PAC in graduale riduzione
- Potenziare imprese e filiere, promozione internazionale, sistemi di tracciabilità e trasparenza sull’origine degli alimenti
- Tutelare le risorse non rinnovabili e sviluppare le agroenergie
- Lottare contro il dissesto idrogeologico
- Incentivare la sostenibilità integrale
- Aumentare le tutele per le lavoratrici e i lavoratori
Gli stanziamenti principali diretti a tale settore, a cui si affiancano altri progetti condivisi con altri ministeri, sono i seguenti:
- 800 milioni per la logistica con lo scopo di ridurre l’impatto ambientale dei trasporti agroalimentari, migliorare la capacità di stoccaggio e trasformazione delle materie prime, preservare la differenziazione dei prodotti per qualità, sostenibilità, tracciabilità e caratteristiche produttive, potenziare la capacità di esportazione delle PMI agroalimentari italiane. Punta inoltre a incrementare il trasporto su ferrovia, le interconnessioni tra porti, interporti e strutture logistiche al servizio di aree metropolitane, migliorare la capacità logistica dei mercati alimentari all’ingrosso, per garantire prodotti sostenibili ed evitare sprechi alimentari.
- 1,5 miliardi per il cosiddetto Agrisolare, con lo scopo di contribuire alla produzione di energia rinnovabile, migliorare la competitività delle aziende agricole riducendo i costi energetici e Sostenere l’installazione di pannelli solari nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale per una superficie di 2,4 milioni di mq (senza consumo di suolo) con potenza di 0,24 GW.
- 500 milioni per l’ammodernamento delle macchine agricole;
- 1,2 miliardi, nel fondo complementare, per i Contratti di Filiera;
- 2 miliardi per lo sviluppo delle produzioni e delle tecnologie inerenti il biogas e il biometano;
- 880 milioni per gli invasi e il sistema irriguo.
Tra gli ulteriori progetti, invece, il piano prevede il programma “Digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo” che vede come capofila il MiTE, destinato alla Digitalizzazione delle aree rurali a fallimento di mercato – banda larga per la realizzazione, l’ammodernamento e il completamento delle reti ad altissima capacità collegate all’utente finale nelle aree bianche e grigie (aree rurali a fallimento di mercato). Sono attese inoltre tecnologie satellitari ed economia spaziale per potenziare i sistemi di osservazione della terra per il monitoraggio dei territori e a rafforzare le competenze nazionali nella space economy.
Il programma “Turismo e cultura 4.0”, invece, è capitanato dal MiBACT e prevede incentivi per rendere più attrattivi i borghi per lo sviluppo economico/sociale delle zone svantaggiate tramite la rigenerazione culturale e il rilancio turistico.
È atteso, infine, il progetto “Agro-Voltaico”, diretto dal MiSE, con dotazione dei 1,1 mlrd di euro, per investire sullo sviluppo di energie rinnovabili e la riduzione dei costi aziendali tramite impianti agro-voltaici, senza compromettere l’utilizzo dei terreni dedicati all’agricoltura grazie a strutture sospese.
Erika Iannello
fonte: mipaaf