INPS & Pensioni: crollano le uscite anticipate con la stretta di Governo

INPS & Pensioni: crollano le uscite anticipate con la stretta di Governo

La progressiva stretta del Governo sulla flessibilità pensionistica continua a mostrare i suoi effetti, con una graduale diminuzione dei nuovi pensionati al di sotto dei 64 anni. I dati dell’ultimo monitoraggio INPS mostrano anche un generale calo dei pensionamenti, in linea con la tendenza degli ultimi tre anni.

Nel 2024, il numero di pensionamenti è sceso a 735mila lavoratori rispetto agli 815mila del 2023, registrando una diminuzione del 9,8% per i trattamenti previdenziali. Sebbene includendo gli assegni sociali il trend resti simile, questi ultimi sono aumentati da 92mila a oltre 95mila. Si osserva una diminuzione dei nuovi pensionati tra lavoratori dipendenti, commercianti, artigiani e coltivatori diretti, mentre i pensionamenti dei parasubordinati sono rimasti sostanzialmente stabili, passando da 45mila 629 a 45mila 896.

Drastica è poi la diminuzione delle lavoratrici che si ritirano con l’Opzione Donna: erano quasi 12mila nel 2023 e sono scese a quota 3.500 nel 2024. Su questa formula di flessibilità in uscita è intervenuto negli ultimi anni un sistematico inasprimento dei requisiti di accesso. L’andamento dei pensionamenti con l’Opzione Donna corrisponde perfettamente alla stretta normativa: era in aumento nel 2022 ed ha iniziato a scendere nel 2023 (da 24mila a 11mila). Dal 2023, infatti, non bastano più età e contribuzione soglia ma è necessario anche ricadere in una delle specifiche categorie di aventi diritto: disoccupate o occupate presso aziende con tavoli ministeriali di crisi aperti, caregiver, disabili almeno al 74%.

Pensionati al di sotto dei 64 anni in calo. Il calo generale delle nuove pensioni è accompagnato da una diminuzione dell’età media di ritiro dei lavoratori, trend che continua da anni. Nel 2024, i nuovi pensionati INPS sotto i 64 anni sono diminuiti del 16%, passando da oltre 310mila a 261mila. La flessione è marcata tra gli iscritti al Fondo pensioni lavoratori dipendenti, con pensionamenti anticipati under 64 calati da 164mila (2023) a 143mila (2024). In tutto, nella gestione FPLD, le nuove prestazioni sono state 332mila, con un calo dell’8%. Nei dipendenti pubblici, quasi 10mila pensioni in meno sotto i 64 anni, su una flessione totale di 17mila unità.

Come è ripartito il calo. I pensionamenti dei parasubordinati under 64 sono scesi, ma il totale dei trattamenti ha registrato un lieve aumento di 300 prestazioni (da 45mila 629 a 45mila 896). Nella gestione commercianti, quasi 7mila nuovi trattamenti previdenziali erogati agli under 64, circa 9.500 in totale. Tra gli artigiani, circa 6mila 200 nuovi pensionati in meno sotto i 64 anni, con una flessione totale di circa 9mila 200 unità. Per coloni e mezzadri, i trattamenti under 64 sono scesi da 12.994 a 8.686, con una flessione del 33%, e il totale dei nuovi trattamenti è calato da 37mila a 30mila, circa il 19%.