02 Nov Ipotesi proroga Stato di emergenza e green pass fino all’estate 2022
I numeri ci dicono in questi giorni che l’epidemia è già in risalita: ieri in Italia 2.818 nuovi casi e 20 morti, con il tasso di positività salito all’1,9%. Le due misure che fino ad oggi hanno caratterizzato più di ogni altra l’azione del governo per contrastare la pandemia sono il Green Pass e lo Stato di emergenza.
Ma il primo è avversato anche nella maggioranza, mentre il secondo andrà in scadenza a fine anno. E’ dal 31 gennaio 2020, con il Governo Conte, che è in vigore.
La lotta alla pandemia ha dato risultati complessivamente migliori di quasi tutti gli altri paesi del mondo, grazie alla struttura commissariale adesso guidata dal generale Figliuolo istituita in quei momenti.
Dovrà continuare ad esserlo nei prossimi mesi, per gestire gli acquisti di vaccini e medicine, per cui sono statistanziati quasi 2 miliardi nell’ultima manovra, e procedere più facilmente con le terze dosi negli hub, oltre che per allungare la vita al Comitato tecnico scientifico.
La legislazione che ha accompagnato il Green Pass invece ha permesso di portare il livello di vaccinazione complessiva del Paese a quasi l’83% della popolazione over 12.
Ci si deve preparare quindi a una richiesta del Governo Draghi di prolungare lo Stato di emergenza ma non è un iter facile.
Il governo dovrà farlo con una norma primaria che prevede l’approvazione del Parlamento, non potendo più prorogare quello attuale con un semplice passaggio in Consiglio dei ministri.
Le voci contrarie anche nella maggioranza sono vibranti in proposito e c’è sempre il rischio di un compromesso al ribasso che preveda la fine del Green Pass e le limitazioni per tutti coloro che si sono finora rifiutati di procedere con la vaccinazione.
Il passaggio in Parlamento si annuncia tutt’altro che una formalità per l’Esecutivo, che finora sui due argomenti ha sempre tirato dritto per la sua strada.