25 Feb Ispra – Emissioni gas serra: nel 2020 stimata riduzione del 9.8% rispetto al 2019
Sulla base dei dati disponibili per il 2020, si stima una consistente riduzione delle emissioni di gas serra a livello nazionale, prevalentemente a causa delle restrizioni dovute al COVID-19. Anche se si è ancora in attesa di avere tutte le informazioni necessarie per una stima definitiva, nello scorso anno le emissioni nel nostro Paese sono state inferiori del 9.8% rispetto al 2019 a fronte di una riduzione prevista del PIL pari all’8.9%.
L’andamento stimato è dovuto alla riduzione delle emissioni per la produzione di energia elettrica (-12,6%), per la minore domanda di energia, e dalla riduzione dei consumi energetici anche negli altri settori, industria (-9,9%), trasporti (-16,8%) a causa della riduzione del traffico privato in ambito urbano, e riscaldamento (-5,8%) per la chiusura parziale o totale degli edifici pubblici e delle attività commerciali.
Queste rilevazioni tendono a scagionare indirettamente le responsabilità per emissioni da parte di stalle e aziende agricole, che durante la pandemia hanno continuato a lavorare per garantire i rifornimenti alimentari alle famiglie italiane.
I minori livelli registrati di biossido di azoto sono infatti conseguenza delle restrizioni governative anti contagio che hanno semi paralizzato fabbriche e spostamenti di camion e auto. L’analisi dei dati Ispra suggerisce che il mondo dell’agricoltura e dell’allevamento valgono solo il 7% delle emissioni di gas serra in Italia, contro il 44,7% dell’industria e il 24,5% dei trasporti.
Tuttavia, il comparto agricolo restituisce sotto forma di produzione di letame e liquami, le materie indispensabili per fertilizzare i terreni in modo naturale e realizzare uno dei capisaldi della green economy per la sostenibilità e la leadership italiana nel biologico e nella produzione di energie rinnovabili come il biogas.
Nel 2019, i dati ufficiali definitivi dell’ISPRA mostrano una diminuzione delle emissioni di gas serra, rispetto al 2018, dello 2,4%, mentre nello stesso periodo si è registrato una crescita del PIL pari allo 0,3%. Si conferma, in linea generale, il disaccoppiamento tra l’andamento delle emissioni e la tendenza dell’indice economico.