22 Giu Italia promossa: Von Der Leyen consegna a Draghi 191,5 miliardi di euro
Il Pnrr italiano è stato ufficialmente approvato dalla Commissione europea e Mario Draghi ha ricevuto dalla presidente Ursula Von Der Leyen il benestare alla spesa dei 191,5 miliardi di euro che il Recovery Plan attribuisce all’Italia nella giornata odierna.
«Una volta approvato dal Consiglio nelle prossime quattro settimane, saremo pronti a erogare i primi fondi. È l’inizio di un’attuazione che sarà dura, dovremo lavorare in modo duro e la commissione sarà accanto a voi passo passo.
Un’Italia più forte rende l’Europa più forte» sono le parole che ha detto in conferenza stampa con il presidente del Consiglio Mario Draghi a Cinecittà, consegnandogli l’approvazione del piano. «Sono qui oggi a dire che avete l’appoggio totale della commissione europea».
L’peratività del piano, ovvero l’erogazione dei soldi, potrebbe avvenire entro la fine di luglio. Occorrerà infatti attendere almeno fino al 13 luglio, quando l’Ecofin avrà approvato in via definitiva la prima serie di piani nazionali per ripresa e resilienza tra cui quello dell’Italia.
Poi almeno una settimana se non qualche giorno in più per la firma degli accordi di finanziamento e di prestito fra la Commissione e gli Stati.
Non c’è però ancora certezza sui tempi dell’erogazione dei prefinanziamenti (per l’Italia 24,9 miliardi in tutto), in una o due tranche: finora la Commissione europea ha raccolto sul mercato 20 miliardi con la prima emissione di bond. Altre emissioni sono previste nelle prossime settimane.
«Vorrei ringraziare la presidente per essere qui con noi a Roma. La sua visita segna l’approvazione da parte della commissione del Pnrr. È una giornata di orgoglio per il nostro Paese» ha dichiarato Mario Draghi.
«Il luogo scelto per questa cerimonia è molto simbolico. Qui negli anni del dopoguerra il nostro cinema raccontava la vita delle famiglie italiane, prima gli stenti, poi il lavoro e infine l’entusiasmo. Oggi celebriamo qui con l’approvazione del Pnrr quella che io spero sia l’alba della ripresa».