Le due novità sull’Assegno Unico che andranno in vigore a gennaio 2025

Le due novità sull’Assegno Unico che andranno in vigore a gennaio 2025

Assegno Unico: chi ha figli a carico continuerà a beneficiarne anche nel 2025. Gli importi, tuttavia, non saranno gli stessi di quest’anno, poiché la prestazione viene rivalutata annualmente in base all’inflazione e le condizioni del nucleo familiare possono cambiare nel tempo. Oltre ai nuovi importi, ci sono anche altre due novità che nel 2025 coinvolgeranno l’Assegno Unico. Queste sono contenute nel DDL di Bilancio. Vediamole insieme.

L’Assegno Unico spetta a tutti i genitori con figli a carico fino a 21 anni. Non ci sono limiti anagrafici, invece, se il figlio a carico è disabile. Gli importi mensili variano da un minimo di 28,50 euro a figlio a un massimo di 199,40 euro a figlio. L’importo in pagamento dipende da vari fattori: il numero di figli a carico, la loro età, eventuali maggiorazioni e l’ISEE. Più l’ISEE è alto, più sarà basso l’importo dell’assegno.

Assegno unico fuori dal calcolo ISEE. Fino a quest’anno, l’assegno faceva cumulo nell’ISEE. Ciò significa che le somme percepite a titolo di Assegno Unico aumentavano l’ISEE e, di conseguenza, potevano escludere la famiglia da altri bonus o aiuti economici riservati a chi ha un ISEE basso. La Legge di Bilancio 2025 corregge questa imperfezione e all’articolo 32 stabilisce che, solo ai fini della richiesta del Bonus Nido, l’Assegno Unico venga escluso dal computo dell’ISEE. Da gennaio, quindi, chi intende beneficiare del Bonus Nido non sarà penalizzato dalla riscossione dell’assegno.

Assegno unico fuori dal calcolo Bonus Nido. La seconda novità che riguarda la prestazione è simile a quella appena descritta. Infatti, se l’Assegno Unico non sarà considerato ai fini dell’accesso al Bonus Nido, lo stesso varrà anche per il Bonus nuove nascite. Per incentivare la natalità e sostenere le spese correlate, il Governo Meloni ha introdotto per il 2025 un contributo una tantum di 1.000 euro per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio 2025. Questo contributo sarà destinato a chi ha un ISEE entro i 40 mila euro. Anche in questo caso, nel calcolo dell’ISEE non saranno inclusi gli importi erogati a titolo di Assegno Unico. In sostanza, il Governo ha escluso dall’ISEE necessario per ricevere le prestazioni per i figli a carico (sia Bonus Nido che nuove nascite) le somme percepite per gli stessi.