12 Apr Le nuove regole sull’imposta di successione e sulle donazioni
Il governo ha introdotto modifiche significative alle norme riguardanti le imposte di successione e donazione tramite un decreto legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri. Le disposizioni contenute in questo decreto puntano a razionalizzare diverse imposte, tra cui l’imposta di registro, l’imposta sulle successioni e donazioni, l’imposta di bollo e la disciplina dei trust. Queste novità sono state presentate in una conferenza stampa dal viceministro all’Economia Maurizio Leo. Vediamo quali sono i cambiamenti principali:
Tassazione dell’imposta di successione e donazione:
Il decreto unifica le aliquote e le franchigie dell’imposta di successione e donazione e chiarisce il trattamento fiscale dei trasferimenti di proprietà. Viene escluso il valore dei beni già donati (donatum) dalla valutazione dei beni ereditati (relictum) ai fini delle aliquote e delle franchigie. Inoltre, viene eliminato il riferimento all’affiliazione nel testo normativo, precisando che i parenti in linea retta includono anche gli affilianti e gli affiliati ai fini dell’imposta sulle successioni e donazioni.
Disciplina del Trust:
Per quanto riguarda i trust e le liberalità d’uso, il decreto stabilisce che l’imposta sulle successioni e donazioni si applica ai trasferimenti di proprietà derivanti dai trust, mentre è esclusa per le liberalità d’uso. Le aliquote e le franchigie fiscali dipendono dal valore dei beni e dalla relazione di parentela tra il donante e il beneficiario al momento del trasferimento. L’imposta deve essere pagata dal beneficiario al momento del trasferimento e può essere versata in anticipo dal donante o dal trustee. Una volta pagata, l’imposta non è rimborsabile.
Dichiarazione di successione precompilata:
Viene introdotta una dichiarazione di successione precompilata per semplificare il processo, con obbligo di presentazione telematica entro 12 mesi dall’apertura della successione, ad eccezione dei residenti all’estero. La liquidazione dell’imposta avviene tramite autoliquidazione durante la dichiarazione, con controlli successivi da parte dell’autorità fiscale. Le sanzioni sono ridotte se il contribuente paga entro il termine per proporre ricorso.
Imposta di registro:
Si implementano procedure telematiche per la gestione degli adempimenti. Nel caso di trasferimenti di azienda o rami di azienda, si applicano aliquote differenziate in base ai tipi di beni trasferiti, con un’aliquota unica più elevata in assenza di specifica ripartizione del corrispettivo. Nei casi di divisioni ereditarie, si tiene conto del valore dei beni donati in vita dal defunto ai soggetti eredi, ma tali beni non sono soggetti all’imposta di registro. Per i contratti preliminari, si applica un’aliquota unica dello 0,5%, sia per caparre confirmatorie che per acconti.
Imposta di bollo:
Si introduce un metodo semplificato di pagamento tramite modello F24 entro il termine di registrazione dell’atto. Resta possibile pagare l’imposta di bollo tramite contrassegno telematico per documenti analogici presentati per la registrazione. Gli atti adottati o ricevuti dagli uffici diplomatici e consolari sono esenti dall’imposta di bollo.