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15 Feb Legge di bilancio 2025: le nuove aliquote per i bonus edilizi, precedenza prima casa
Le agevolazioni in materia di ristrutturazioni privilegiano l’abitazione principale (50% della spesa). L’aliquota della detrazione si riduce al 36% per gli altri immobili.
Dal 2025 cambia la disciplina di alcune agevolazioni per il recupero edilizio, l’efficientamento energetico, gli interventi antisismici e l’acquisto di mobili ed elettrodomestici destinati agli immobili ristrutturati. Le misure introdotte con i commi 54-56 della legge di Bilancio prevedono, in particolare, una nuova modulazione dei termini di fruizione e delle aliquote, favorendo gli immobili adibiti ad abitazione principale. Novità anche in tema di Superbonus sia per quanto riguarda i requisiti per poter detrarre le spese 2025 sia sulla ripartizione in dieci quote annuali delle spese sostenute nel 2023.
Ristrutturazioni e riqualificazioni energetiche
Per quanto riguarda le spese per ristrutturazioni edilizie e riqualificazioni energetiche, la legge di Bilancio con le modifiche apportate all’articolo 16-bis, comma 3-ter del Tuir, ha anticipato al 1° gennaio 2025 la riduzione dal 36% al 30% dell’aliquota di detrazione, con esclusione delle spese per interventi di sostituzione del gruppo elettrogeno di emergenza esistente con generatori di emergenza a gas di ultima generazione, che restano detraibili al 50%.
Tuttavia, viene stabilito che per le spese documentate relative agli interventi indicati nel comma 1 dell’articolo 16-bis del Tuir, sostenute negli anni 2025, 2026 e 2027, spetta una detrazione dall’imposta lorda pari al 36% delle spese sostenute nell’anno 2025 e al 30% delle spese sostenute negli anni 2026 e 2027 fino a un ammontare non superiore a 96mila euro per unità immobiliare.
I ritocchi della percentuale di detrazione riguardano anche l’ecobonus (articolo 14 Dl n. 63/2013), che spetta anche per le spese documentate sostenute negli anni 2025, 2026 e 2027 ma con le diverse aliquote (36% per l’anno 2025, 30% per il 2026 e 2027).
Per entrambe le agevolazioni le aliquote salgono al 50% per i lavori sull’abitazione principale l’anno 2025 e al 36% per le spese effettuate negli anni 2026 e 2027. Nello specifico, per la percentuale di detrazione maggiorata la norma richiede che le spese siano sostenute dai titolari del diritto di proprietà o di un diritto reale di godimento per interventi sull’unità immobiliare adibita ad abitazione principale. Inoltre, con riferimento ad entrambe le agevolazioni, non sono detraibili gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili.
Novità sul Sismabonus
La legge di Bilancio introduce il comma 1-septies, all’articolo 16, Dl n. 63/2013, stabilendo che la detrazione spetta anche per le spese, documentate, sostenute negli anni 2025, 2026 e 2027 nella misura fissa per tutte le tipologie di interventi agevolati, pari al 36% delle spese sostenute nell’anno 2025 e al 30% per gli anni 2026 e 2027.
Anche in questo caso valgono le maggiorazioni su indicate (50% per il 2025 e 36% per il 2026 e 2027).
Bonus mobili ed elettrodomestici
Confermato anche per il 2025 il Bonus elettrodomestici, con regole invariate. Anche per quest’anno si potrà utilizzare la detrazione nel limite di spesa di 5.000 euro in dieci anni, per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica, da destinare all’immobile oggetto di ristrutturazione.
In tema di bonus elettrodomestici si segnala anche che per il 2025 è previsto un contributo fino a 100 euro (200 euro per le famiglie con un Isee inferiore a 25mila euro) per l’acquisto di un elettrodomestico ad elevata efficienza energetica non inferiore alla nuova classe energetica B, prodotto nel territorio dell’Unione europea, con contestuale smaltimento dell’elettrodomestico sostituito.
Ritocchi al Superbonus per le spese 2025
In tema di Superbonus la nuova disposizione (articolo 119, comma 8-bis Dl n. 34/2020) prevede la detrazione del 65% per le spese sostenute nell’anno 2025 a patto che alla data del 15 ottobre 2024:
- risulti presentata la Cila (per interventi diversi da quelli effettuati dai condomini)
- sia adottata la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori e presentata la Cila (se gli interventi sono effettuati dai condomini)
- sia presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo, se gli interventi comportano la demolizione e la ricostruzione degli edifici.
Il nuovo comma 8-sexies, inoltre, concede la rateizzazione in un massimo di 10 quote annuali di pari importo la detrazione spettante per le spese sostenute dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023. In tema di Superbonus, le spese effettuate all’interno di questa finestra possono essere ripartite, su opzione irrevocabile del contribuente, in 10 quote annuali di pari importo a partire dal periodo d’imposta 2023. L’opzione è irrevocabile ed è esercitata tramite una dichiarazione dei redditi integrativa di quella presentata per il periodo d’imposta 2023, da presentare, in deroga alle regole generali, entro il termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2024. L’eventuale maggiore imposta dovuta andrà versata, senza l’applicazione di sanzioni e interessi, entro il termine per il versamento del saldo delle imposte sui redditi relative al periodo d’imposta 2024.
fonte: fiscooggi.it